Archivio Fondazione Fiera Milano
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Percorso tematico

Le strade del cielo, le strade dell’Italia

La rinascita di un Paese e il boom economico attraverso l'aeronautica e l'industria dei motori alla Fiera di Milano

a cura di Paolo Bricco

Passato, presente e futuro
. L’industria del cielo è stato uno dei principali motori della crescita internazionale del Novecento. Oggi è uno dei comparti manifatturieri a più alto contenuto tecnologico. E rappresenta, per tutte le Nazioni, un ponte proiettato verso il futuro.

Fondazione Fiera Milano – in occasione dell’edizione del 2021 di World Routes, uno dei più grandi eventi al mondo per lo sviluppo delle rotte aeree, che per la prima volte viene ospitato dalla Fiera di Milano dal 10 al 12 ottobre 2021 – ha selezionato, dal suo imponente patrimonio archivistico che costituisce uno dei principali giacimenti iconografici e documentali della storia del Paese, una preziosa raccolta di immagini ordinate – secondo un criterio logico e coerente – nella mostra “Le strade del cielo, le strade dell’Italia. La rinascita di un Paese e il Boom economico attraverso l’aeronautica e l’industria dei motori alla Fiera di Milano”.

Queste venti immagini, che ritraggono manifestazioni organizzate alla Fiera Campionaria di Milano fra il 1945 e il 1965, sono suddivise in due percorsi che si completano a vicenda: le prime dieci riguardano aerei ed elicotteri, fino alle suggestioni dei primi viaggi spaziali, mentre le altre dieci sono invece relative alle automobili e alle moto, ai trattori e ai treni.

Il mosaico che si compone mostra così la centralità che in particolare l’industria aeronautica, quella appunto delle “strade del cielo”, e l’industria della mobilità in generale hanno avuto in un passaggio storico fondamentale per l’Italia, l’Europa e il Mondo: il Secondo dopoguerra, che nel nostro Paese ha appunto dato vita alla Ricostruzione e al Boom economico. Un periodo storico, compreso fra la fine della Seconda guerra mondiale nel 1945 e la prima metà degli anni Sessanta, di grande vitalità per tutti gli italiani, desiderosi di crescere e di lavorare, di assaggiare il benessere e di sperimentare lo sviluppo. Questa strada verso il futuro è ben percepibile – fra il cielo e i motori, la folla che accorre alle manifestazioni e gli ospiti illustri che le visitano – nei documenti selezionati dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano.

a cura di Paolo Bricco

Passato, presente e futuro
. L’industria del cielo è stato uno dei principali motori della crescita internazionale del Novecento. Oggi è uno dei comparti manifatturieri a più alto contenuto tecnologico. E rappresenta, per tutte le Nazioni, un ponte proiettato verso il futuro.

Fondazione Fiera Milano – in occasione dell’edizione del 2021 di World Routes, uno dei più grandi eventi al mondo per lo sviluppo delle rotte aeree, che per la prima volte viene ospitato dalla Fiera di Milano dal 10 al 12 ottobre 2021 – ha selezionato, dal suo imponente patrimonio archivistico che costituisce uno dei principali giacimenti iconografici e documentali della storia del Paese, una preziosa raccolta di immagini ordinate – secondo un criterio logico e coerente – nella mostra “Le strade del cielo, le strade dell’Italia. La rinascita di un Paese e il Boom economico attraverso l’aeronautica e l’industria dei motori alla Fiera di Milano”.

Queste venti immagini, che ritraggono manifestazioni organizzate alla Fiera Campionaria di Milano fra il 1945 e il 1965, sono suddivise in due percorsi che si completano a vicenda: le prime dieci riguardano aerei ed elicotteri, fino alle suggestioni dei primi viaggi spaziali, mentre le altre dieci sono invece relative alle automobili e alle moto, ai trattori e ai treni.

Il mosaico che si compone mostra così la centralità che in particolare l’industria aeronautica, quella appunto delle “strade del cielo”, e l’industria della mobilità in generale hanno avuto in un passaggio storico fondamentale per l’Italia, l’Europa e il Mondo: il Secondo dopoguerra, che nel nostro Paese ha appunto dato vita alla Ricostruzione e al Boom economico. Un periodo storico, compreso fra la fine della Seconda guerra mondiale nel 1945 e la prima metà degli anni Sessanta, di grande vitalità per tutti gli italiani, desiderosi di crescere e di lavorare, di assaggiare il benessere e di sperimentare lo sviluppo. Questa strada verso il futuro è ben percepibile – fra il cielo e i motori, la folla che accorre alle manifestazioni e gli ospiti illustri che le visitano – nei documenti selezionati dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano.

L’industria dei motori del cielo e l’industria dei motori di terra. La loro forza simbolica e la loro forza concreta trovano negli spazi espositivi della Fiera Campionaria di Milano la loro perfetta espressione. Alla Fiera di Milano, l’Italia che si è rialzata dalle macerie della Seconda guerra mondiale appare al suo meglio.

Nei suoi padiglioni, nel periodo aureo della Ricostruzione e del Boom economico il sistema industriale nazionale può mettere in mostra le sue competenze e le sue innovazioni: da Agusta a Fiat Aviazione, dalla Nardi alla Breda, dalla Alfa Romeo alla Piaggio, dalla Moto Guzzi alla Ferrari, dalla Landini Trattori all’Alitalia. Gli aeroplani e gli elicotteri, i treni e i trattori, le motociclette e le auto.

Ogni volta queste operazioni hanno insieme una valenza economica, diplomatica e identitaria, come dimostrano le immagini della mostra. Ci sono, appunto, i prodotti delle imprese italiane, che raccontano il romanzo della uscita italiana dalla povertà e la trasformazione di un intero Paese da agricolo a industriale. Ci sono le visite dei vertici dello Stato italiano (il presidente della Repubblica Luigi Einaudi), della nobiltà europea (il principe Ranieri III di Monaco), della Chiesa (l’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI) e dello scenario internazionale (Evita Perón e l’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce).

In tutto questo, emerge anche un elemento identitario profondamente popolare. In un periodo come il Secondo dopoguerra, che con la sua miscela di dolori e di voglia di ripartire assomiglia in qualche misura all’attuale passaggio funestato negli ultimi due anni dal Coronavirus e ora caratterizzato dal desiderio di ripresa di ogni attività umana ed economica, decine di migliaia di italiani accorrono ogni settimana alla Fiera Campionaria: sognano di salire su un aeroplano o su un elicottero, su una motocicletta o su una automobile da corsa, per lasciarsi alle spalle il passato e, soprattutto, per andare incontro al futuro.

L’industria dei motori del cielo e l’industria dei motori di terra. La loro forza simbolica e la loro forza concreta trovano negli spazi espositivi della Fiera Campionaria di Milano la loro perfetta espressione. Alla Fiera di Milano, l’Italia che si è rialzata dalle macerie della Seconda guerra mondiale appare al suo meglio.

Nei suoi padiglioni, nel periodo aureo della Ricostruzione e del Boom economico il sistema industriale nazionale può mettere in mostra le sue competenze e le sue innovazioni: da Agusta a Fiat Aviazione, dalla Nardi alla Breda, dalla Alfa Romeo alla Piaggio, dalla Moto Guzzi alla Ferrari, dalla Landini Trattori all’Alitalia. Gli aeroplani e gli elicotteri, i treni e i trattori, le motociclette e le auto.

Ogni volta queste operazioni hanno insieme una valenza economica, diplomatica e identitaria, come dimostrano le immagini della mostra. Ci sono, appunto, i prodotti delle imprese italiane, che raccontano il romanzo della uscita italiana dalla povertà e la trasformazione di un intero Paese da agricolo a industriale. Ci sono le visite dei vertici dello Stato italiano (il presidente della Repubblica Luigi Einaudi), della nobiltà europea (il principe Ranieri III di Monaco), della Chiesa (l’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI) e dello scenario internazionale (Evita Perón e l’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce).

In tutto questo, emerge anche un elemento identitario profondamente popolare. In un periodo come il Secondo dopoguerra, che con la sua miscela di dolori e di voglia di ripartire assomiglia in qualche misura all’attuale passaggio funestato negli ultimi due anni dal Coronavirus e ora caratterizzato dal desiderio di ripresa di ogni attività umana ed economica, decine di migliaia di italiani accorrono ogni settimana alla Fiera Campionaria: sognano di salire su un aeroplano o su un elicottero, su una motocicletta o su una automobile da corsa, per lasciarsi alle spalle il passato e, soprattutto, per andare incontro al futuro.

In questo percorso

  • 1948. L’area espositiva della Fiat alla Fiera Campionaria di Milano nel 1948. In mostra l’aereo G 212 G.P. Monterosa. La Fiat è il maggiore gruppo industriale italiano del Novecento ed è specializzata in ogni forma di mobilità, secondo il motto pubblicitario “Fiat terra, mare, cielo”. Il prototipo di quest’aereo è del 1947. Nel Secondo dopoguerra, viene prodotto sia nella versione per il trasporto civile sia nella versione per il trasporto militare.


  • 1950. La visita del presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, alla Fiera Campionaria di Milano del 1950. Einaudi e la moglie Ida Pellegrini sono accompagnati da Giuseppe Togni, ministro dell’Industria e del Commercio del governo De Gasperi. I vertici della Repubblica democratica nata dalle ceneri del Fascismo e della Monarchia visitano l’eliporto "Leonardo da Vinci", situato sul tetto del padiglione 32.


  • 1950. La veduta esterna del palazzo dell’eliporto "Leonardo da Vinci" alla Fiera Campionaria di Milano del 1950. L’eliporto è uno dei simboli della ripartenza economica e civile della nuova Italia, con il connubio fra l’innovazione dell’industria dei cieli e la manifattura italiana che, nella sua interezza, torna a riattivare le fabbriche ed espone i suoi prodotti nei padiglioni della Fiera. La Fiera Campionaria di Milano è anche fonte di attrazione, divertimento e identificazione per i semplici cittadini – dai bambini agli adulti - che accorrono in massa a visitare ogni sua manifestazione.


  • 1958. L’elicottero Agusta Z-101 nel settore aeronautica della Fiera Campionaria di Milano del 1958. Questo elicottero è stato realizzato nel cinquantesimo anniversario dell’omonima impresa, una delle più avanzate della manifattura italiana nella prima metà del Novecento, capace di passare dalla manutenzione dei velivoli realizzati da altre aziende alla produzione di velivoli propri: l’Agusta è stata fondata nel 1908 in Sicilia e poi si è sviluppata, sotto la proprietà e la guida della famiglia Agusta, in Lombardia.


  • 1958. L’interno della mostra "Primi passi nello spazio" alla Fiera di Milano nel 1958. Sono in evidenza il prototipo di sedile per razzi spaziali, le tute e i respiratori destinati agli astronauti. Il biennio 1957-1958 sancisce un prima e un dopo nella storia della civiltà umana: nel 1957, con il lancio dello Sputnik, l’Unione Sovietica ha dato il via alla corsa nello spazio e, nei mesi successivi, gli Stati Uniti – con i suoi alleati occidentali fra cui l’Italia – intensificano il loro programma per recuperare il tempo perduto. Il confronto è tecnologico e industriale, economico e politico.


  • 1950. La copertina del periodico Fiera di Milano. Questa copertina mostra la centralità dell’industria dei motori (in particolare dell’aeronautica) nello sviluppo dell’economia italiana. Inoltre, evidenzia l’importanza della Fiera di Milano nella costruzione di una mentalità e di un immaginario popolare che hanno, fra i suoi elementi fondamentali, l’avanzamento della manifattura e la ricerca del benessere. Rassegna tecnico-commerciale dell’Ente Autonomo della Fiera di Milano. Anno III. Numero 3. 1950. L’autore della copertina è Gian Carlo Rossetti.


  • 1963. L’inserzione pubblicitaria Alitalia. La crescente internazionalizzazione dell’economia italiana, dopo l’autarchia nazionalistica degli anni Trenta e il disastro della Seconda guerra mondiale, è simboleggiata dalle rotte della compagnia di bandiera, che negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta è una delle protagoniste della Fiera Campionaria. Pagina 361 rivista Fiera di Milano. Rassegna dell'Ente Autonomo Fiera. Anno XV. Numero unico. 1963.


  • 1954. Aeroplano Nardi FN-333 alla Fiera Campionaria di Milano del 1954. Prototipo di un piccolo aeroplano quadriposto interamente metallico di tipo anfibio, progettato per usi sia civili che militari, costruito nel 1952. L’aereo è esposto in un’aiuola davanti al padiglione del gruppo Montecatini sul Viale dell’industria. L’aeroplano viene anche chiamato Nardi FN-333 Riviera. E’ un aereo di significativo successo soprattutto negli Stati Uniti, in Canada e in Svezia: la Fratelli Nardi di Milano cede i diritti dell’aeroplano nel 1959 alla Siai-Marchetti di Sesto Calende, in provincia di Varese, che ne fa un modello diffuso soprattutto nelle città percorse da grandi corsi d’acqua, nel Nord America e in Scandinavia.


  • 1962. Nel 1962 si svolge alla Fiera Campionaria la mostra "L’uomo dello spazio". Visitatrici e militari dell’aeronautica italiana si soffermano davanti al modellino in scala di un aereo jet quadrimotore Douglas DC-8 dell'Alitalia, primo aereo a reazione entrato in servizio nella flotta civile italiana. La riproduzione è allestita per la mostra "L’uomo dello spazio", nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano. Sullo sfondo c’è la Torre del Filarete. La Fiera Campionaria si identifica totalmente con Milano, capitale economica del Paese: non soltanto attira migliaia di visitatori nei suoi padiglioni, ma organizza anche allestimenti e punti espositivi nel cuore della città.


  • 1947. La First Lady dell’Argentina Evita Perón, moglie del Presidente Juan Domingo Perón, visita la Fiera Campionaria di Milano del 1947. L'autovettura sulla quale sfila fra la folla della Fiera è una Alfa Romeo 6C 2500 Cabriolet. La Fiera Campionaria, fin dall’immediato dopoguerra, diventa un palcoscenico di elezione per l’Italia che desidera il benessere economico dopo avere ritrovato la democrazia e la pace. E molte personalità politiche straniere frequentano i suoi padiglioni e partecipano alle sue manifestazioni. E’ una nuova forma di diplomazia economica e commerciale per il Sistema Paese che lascia alle sue spalle le macerie della guerra e inizia la ricostruzione.


  • 1952. La visita del principe Ranieri III di Monaco allo stand Maserati alla Fiera Campionaria di Milano del 1952: il principe si sofferma davanti al "bisiluro" Italcorsa ideato da Piero Taruffi. Taruffi – pilota e progettista di auto da competizione – con il “bisiluro” per la prima volta sfonderà due anni dopo, nel 1954, il muro dei 200 chilometri all’ora. Fra il 1947 e il 1957 il “bisiluro” batterà ventidue volte il record di velocità. Per una Paese come l’Italia – pronto a trasformarsi da Paese agricolo in Paese industriale – il “bisiluro” è uno dei simboli della modernizzazione tecnologica e della corsa verso il futuro.


  • 1954. La visita dell’ambasciatrice degli Stati Uniti, Clare Boothe Luce, alla Fiera Campionaria di Milano del 1954. L'ambasciatrice si sofferma presso lo stand della Moto Guzzi, dove è esposta la motocicletta 350 cc vincitrice del campionato mondiale di categoria con il pilota Fergus Anderson. Diplomazia economica, politica internazionale, business: nella seconda parte degli anni Cinquanta la Moto Guzzi sarà protagonista di un graduale ingresso sul mercato statunitense, tanto da venire adottata negli anni Sessanta come moto d’ordinanza da molti corpi di polizia di città americane.


  • 1955. La visita dell’arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, alla Fiera Campionaria di Milano del 1955: insieme ad altre personalità si sofferma presso lo stand Benelli nel Salone dell'auto, avio, moto, ciclo e accessori. Montini è stato appena nominato l’anno prima arcivescovo di Milano da papa Pio XII. Nel 1963 Montini diventerà pontefice con il nome di Paolo VI.


  • 1953. L’area espositiva Breda alla Fiera Campionaria di Milano del 1953. Il padiglione Breda è progettato dall’architetto Luciano Baldessari con la collaborazione dell’architetto Marcello Grisotti. Nell’area sottostante l’esposizione di due filobus, un locomotore, due trattori e di un trasformatore trifase. La Breda, originariamente fondata da capitali privati, nel Secondo dopoguerra è di proprietà del gruppo statale Iri. La Breda ha una parte importante nello sviluppo dell’industria meccanica italiana.


  • 1949. La pubblicità della Alfa Romeo che monta gomme Pirelli. In questa pubblicità, il binomio del capitalismo pubblico e privato italiano è al suo meglio. La casa automobilistica italiana per eccellenza è di proprietà dell’Iri, la holding pubblica dello Stato. La Pirelli appartiene alla omonima famiglia, una delle protagoniste di un secolo di storia italiana. Questo binomio significa industria e tecnologia, manifattura e design, stili di vita e modernizzazione di un Paese. Inserzione pubblicitaria pagina 97 rivista Fiera di Milano. Rassegna tecnico-commerciale dell’Ente Autonomo della Fiera di Milano. Anno II. Numero 2. 1949.


  • 1955. La pubblicità trattrici Landini a ruote e a semicingoli. Una delle radici dello sviluppo italiano del Secondo dopoguerra è la conservazione di un mix fra agricoltura e industria. In questo mix, la meccanica destinata alla motorizzazione delle attività di lavoro nei campi è uno dei suoi punti più solidi e vitali e innerva in particolare la crescita dell’Italia che, dal Piemonte fino all’Emilia Romagna passando per la Lombardia e il Veneto, attraversa la Pianura Padana. Inserzione pubblicitaria pagina 20 rivista Fiera di Milano. Rassegna dell'Ente Autonomo Fiera. Anno VII. Numero unico. 1955.


  • 1951. La Vespa Piaggio 125, in una versione “gigante”, alla Fiera Campionaria di Milano del 1951. In questa foto, oltre ad uno dei prodotti simbolo della motorizzazione e dello sviluppo italiano, compaiono due bambini che sorridono divertiti. La Fiera Campionaria è, in quegli anni, un appuntamento per le famiglie che, da tutta Italia, accorrono a Milano a visitare con interesse – e spesso con gioia – i prodotti industriali esposti nei padiglioni. Le manifestazioni della Fiera Campionaria sono, per gli italiani, dei veri e propri eventi.


  • 1962. Il prototipo della vettura per la linea metropolitana M1 in esposizione alla Fiera Campionaria di Milano del 1962. La metropolitana è una delle maggiori infrastrutture materiali e logistiche della Milano capitale economica del Paese. Allo stesso modo la Fiera Campionaria è una delle principali piattaforme espositive con cui l’industria italiana mostra al mondo i suoi prodotti e attraverso cui la società italiana incanala la sua voglia di ricominciare negli anni della rinascita e del Boom economico.


  • 1964. Lo stand della Magneti Marelli alla Fiera Campionaria di Milano del 1964. In esposizione una autovettura monoposto Ferrari 158 da Formula 1 equipaggiata con ricambi del Gruppo Marelli. Proprio con questa macchina guidata dal britannico John Surtees, in quell’anno la Ferrari vince il campionato mondiale piloti e costruttori di Formula 1.


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