Archivio Fondazione Fiera Milano
17
01
Percorso tematico

Gente di Fiera

Volti, lingue, culture, aspettative

Senza le sue visitatrici, i suoi visitatori, la Fiera di Milano sarebbe solamente un grande e silenzioso contenitore di stand, edifici e lunghi viali alberati. Aprendo le sue porte al mondo, ecco che si colora di infinite forme, volti, lingue, culture e aspettative: è questo che porta la fiera a dare il meglio di sé, rinnovandosi a ogni edizione e senza mai ripetersi.

Senza le sue visitatrici, i suoi visitatori, la Fiera di Milano sarebbe solamente un grande e silenzioso contenitore di stand, edifici e lunghi viali alberati. Aprendo le sue porte al mondo, ecco che si colora di infinite forme, volti, lingue, culture e aspettative: è questo che porta la fiera a dare il meglio di sé, rinnovandosi a ogni edizione e senza mai ripetersi.

La Fiera come occasione d’incontro


Il 12 aprile 1920 si teneva l’inaugurazione della prima Campionaria. Ecco che nel corso degli anni i vari paesi partecipanti hanno considerato l’esposizione come un’occasione per rinnovare l’amicizia fra i governi e i popoli, espressa con le innumerevoli strette di mano, i sorrisi e con i più insoliti omaggi.

Nei suoi 100 anni di vita, per la Fiera di Milano sono passate importanti personalità del mondo della politica ma anche dello sport, del cinema e della televisione, dell’arte e della cultura più in generale; tutte conquistate dalle ultime novità nei vari settori merceologici e dalle loro soluzioni espositive, per le quali sono sempre state impiegate estetiche, macchinari e tecnologie all’avanguardia.

Il 12 aprile 1920 si teneva l’inaugurazione della prima Campionaria. Ecco che nel corso degli anni i vari paesi partecipanti hanno considerato l’esposizione come un’occasione per rinnovare l’amicizia fra i governi e i popoli, espressa con le innumerevoli strette di mano, i sorrisi e con i più insoliti omaggi.

Nei suoi 100 anni di vita, per la Fiera di Milano sono passate importanti personalità del mondo della politica ma anche dello sport, del cinema e della televisione, dell’arte e della cultura più in generale; tutte conquistate dalle ultime novità nei vari settori merceologici e dalle loro soluzioni espositive, per le quali sono sempre state impiegate estetiche, macchinari e tecnologie all’avanguardia.

Lunghezze da coprire

A partire dagli anni Sessanta, la Fiera di Milano conosce un lungo e costante incremento degli spazi espositivi: se alla fine di questo decennio si contano complessivamente oltre 600 mila mq, all’inizio del 2000 questi arrivano a quasi 2 milioni. Tale crescita ha certamente contribuito nell’aumento dei numeri di visitatori, che già durante gli anni Cinquanta erano ben oltre i 4 milioni.

«Ciò che conta non è soltanto che Fiera Milano sia cresciuta in maniera straordinaria, ma che questa crescita abbia assunto un duplice significato: di volano della crescita del sistema economico nazionale e internazionale nel suo complesso; e di indicatore di tale crescita. Un significato prezioso, perché consente di esercitare una funzione di spinta verso una specifica prospettiva di integrazione economica, sociale, culturale.»

A partire dagli anni Sessanta, la Fiera di Milano conosce un lungo e costante incremento degli spazi espositivi: se alla fine di questo decennio si contano complessivamente oltre 600 mila mq, all’inizio del 2000 questi arrivano a quasi 2 milioni. Tale crescita ha certamente contribuito nell’aumento dei numeri di visitatori, che già durante gli anni Cinquanta erano ben oltre i 4 milioni.

«Ciò che conta non è soltanto che Fiera Milano sia cresciuta in maniera straordinaria, ma che questa crescita abbia assunto un duplice significato: di volano della crescita del sistema economico nazionale e internazionale nel suo complesso; e di indicatore di tale crescita. Un significato prezioso, perché consente di esercitare una funzione di spinta verso una specifica prospettiva di integrazione economica, sociale, culturale.»

Come per qualunque evento espositivo, il camminare – insieme all’osservare – rappresenta l’attività principale con il quale si confronta ogni visitatore; e all’interno della Fiera di Milano coprire i 2 milioni di mq di spazi espositivi non è certamente una prova per tutti, l’esperienza si avvicina a volte quasi alla performance.

Così, curiosando per la Fiera, ci si può imbattere, oggi come ieri, in figure vestite di tutto punto che si concedono una breve pausa ai margini del percorso, in attesa che amici o parenti finiscano di visitare gli stand, oppure che inizi un altro appuntamento di lavoro.

Di questi particolari episodi ne hanno approfittato i numerosi fotografi – professionisti o non – passati per gli spazi, che con le loro macchinette appese al collo hanno immortalato con grande ironia le espressioni più curiose della gente che incontravano: la Fiera di Milano non è solamente una seriosa questione di affari, ma anche distillato vivido e variopinto del nostro Paese.

Come per qualunque evento espositivo, il camminare – insieme all’osservare – rappresenta l’attività principale con il quale si confronta ogni visitatore; e all’interno della Fiera di Milano coprire i 2 milioni di mq di spazi espositivi non è certamente una prova per tutti, l’esperienza si avvicina a volte quasi alla performance.

Così, curiosando per la Fiera, ci si può imbattere, oggi come ieri, in figure vestite di tutto punto che si concedono una breve pausa ai margini del percorso, in attesa che amici o parenti finiscano di visitare gli stand, oppure che inizi un altro appuntamento di lavoro.

Di questi particolari episodi ne hanno approfittato i numerosi fotografi – professionisti o non – passati per gli spazi, che con le loro macchinette appese al collo hanno immortalato con grande ironia le espressioni più curiose della gente che incontravano: la Fiera di Milano non è solamente una seriosa questione di affari, ma anche distillato vivido e variopinto del nostro Paese.

I pilastri della Fiera

Nei suoi oltre 100 anni di attività la Fiera di Milano si è conquistata un ruolo di prim’ordine tra i grandi eventi fieristici ed espositivi internazionali, continuando anche nel XXI secolo a mantenere un alto livello di contenuti e proposte.

Nei suoi oltre 100 anni di attività la Fiera di Milano si è conquistata un ruolo di prim’ordine tra i grandi eventi fieristici ed espositivi internazionali, continuando anche nel XXI secolo a mantenere un alto livello di contenuti e proposte.

È infatti tra le prime sedi al mondo per numero di visitatori, di manifestazioni ospitate e di metri quadri espositivi. Al raggiungimento di questo blasone non hanno contribuito solamente gli organizzatori delle diverse edizioni o i grandi brand internazionali ospitati, ma anche quelle figure professionali che hanno ruotato intorno alla galassia-Fiera Milano: dai macchinisti alle guardie giurate, passando per gli addetti ai servizi e agli allestimenti. Lavoratori che con le loro competenze specialistiche continuano tutt’oggi a mantenere viva una realtà che si identifica pienamente nella città di Milano e nella qualità dei prodotti proposti.

È infatti tra le prime sedi al mondo per numero di visitatori, di manifestazioni ospitate e di metri quadri espositivi. Al raggiungimento di questo blasone non hanno contribuito solamente gli organizzatori delle diverse edizioni o i grandi brand internazionali ospitati, ma anche quelle figure professionali che hanno ruotato intorno alla galassia-Fiera Milano: dai macchinisti alle guardie giurate, passando per gli addetti ai servizi e agli allestimenti. Lavoratori che con le loro competenze specialistiche continuano tutt’oggi a mantenere viva una realtà che si identifica pienamente nella città di Milano e nella qualità dei prodotti proposti.

La Fiera in dialogo con la fotografia d’autore

Rielaborando con strumenti e indirizzi moderni i propri contenuti, nel 1985 la Fiera di Milano decide di avviare una serie di iniziative per rivalutare la Campionaria.

In questo contesto si inserisce il servizio fotografico commissionato a Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin – due dei più importanti nomi della fotografia internazionale – le cui immagini saranno pubblicate nel volume dal titolo La grande Fiera, 1985.

Con i loro sguardi complementari ma pur sempre in dialogo costante, i due autori raccontano una fiera differente, in cui al posto dei prodotti esposti, delle macchine industriali e degli uomini d’affari viene rappresentato quello che nella maggior parte delle occasioni rimarrebbe nell’ombra: le scene di vita quotidiana, che nel loro complesso costituiscono una variegata geometria di volti, figure e forme; a sottolineare come esse rappresentino le fondamenta vive di quel palco teatrale su cui viene messo in scena ogni anno il grande spettacolo della Fiera di Milano.

Rielaborando con strumenti e indirizzi moderni i propri contenuti, nel 1985 la Fiera di Milano decide di avviare una serie di iniziative per rivalutare la Campionaria.

In questo contesto si inserisce il servizio fotografico commissionato a Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin – due dei più importanti nomi della fotografia internazionale – le cui immagini saranno pubblicate nel volume dal titolo La grande Fiera, 1985.

Con i loro sguardi complementari ma pur sempre in dialogo costante, i due autori raccontano una fiera differente, in cui al posto dei prodotti esposti, delle macchine industriali e degli uomini d’affari viene rappresentato quello che nella maggior parte delle occasioni rimarrebbe nell’ombra: le scene di vita quotidiana, che nel loro complesso costituiscono una variegata geometria di volti, figure e forme; a sottolineare come esse rappresentino le fondamenta vive di quel palco teatrale su cui viene messo in scena ogni anno il grande spettacolo della Fiera di Milano.

Nel 1995 Basilico torna nuovamente in Fiera, in occasione del suo 75° anniversario, ma stavolta accompagnato dal museologo Massimo Negri: i due autori realizzeranno un lavoro dedicato al quartiere Fiera, dal titolo Arte a Milano 1906-1929.

Relative a queste due fondamentali occasioni in cui sono stati coinvolti Berengo Gardin e Basilico, all’interno dell’Archivio Storico della Fondazione Fiera di Milano si conservano oggi oltre 500 materiali fotografici, tra stampe, fogli di provini a contatto e diapositive.

È infatti proprio grazie alla presenza dell’Archivio Storico che Fiera Milano vive un momento estremamente importante, «di presa di coscienza del proprio passato, e di consapevolezza della propria importanza come operatore economico, ma anche un momento di slancio, una grande accelerazione verso il consolidamento del proprio futuro».

Nel 1995 Basilico torna nuovamente in Fiera, in occasione del suo 75° anniversario, ma stavolta accompagnato dal museologo Massimo Negri: i due autori realizzeranno un lavoro dedicato al quartiere Fiera, dal titolo Arte a Milano 1906-1929.

Relative a queste due fondamentali occasioni in cui sono stati coinvolti Berengo Gardin e Basilico, all’interno dell’Archivio Storico della Fondazione Fiera di Milano si conservano oggi oltre 500 materiali fotografici, tra stampe, fogli di provini a contatto e diapositive.

È infatti proprio grazie alla presenza dell’Archivio Storico che Fiera Milano vive un momento estremamente importante, «di presa di coscienza del proprio passato, e di consapevolezza della propria importanza come operatore economico, ma anche un momento di slancio, una grande accelerazione verso il consolidamento del proprio futuro».

In questo discorso, però, manca ancora qualcuno: gli espositori – il vero nucleo attrattivo della Fiera di Milano; senza i quali ogni edizione non sarebbe un momento da ricordare.
È questa la pietra angolare che chiude e completa idealmente la complessa architettura della Fiera, dai cui balconi possiamo scorgere tutti quei volti che, nonostante i decenni trascorsi, le consento ancora di rimanere stabile e forte, e rappresentare un valido modello di riferimento per l’economia e l’industria italiana.

In questo discorso, però, manca ancora qualcuno: gli espositori – il vero nucleo attrattivo della Fiera di Milano; senza i quali ogni edizione non sarebbe un momento da ricordare.
È questa la pietra angolare che chiude e completa idealmente la complessa architettura della Fiera, dai cui balconi possiamo scorgere tutti quei volti che, nonostante i decenni trascorsi, le consento ancora di rimanere stabile e forte, e rappresentare un valido modello di riferimento per l’economia e l’industria italiana.

In questo percorso

  • Visita del ministro del commercio jugoslavo Dragutin Kosovak alla Fiera Campionaria di Milano del 1964.


  • Visita dell'ambasciatore giapponese Suemitsu Kadowaki alla Fiera Campionaria di Milano del 1963.


  • Visita del ministro dell'industria leggera di Romania, Jon Craciun alla Fiera Campionaria di Milano del 1973.


  • Inaugurazione del nuovo salone nautico della Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Visita del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi alla Fiera campionaria di Milano del 1959 in occasione della inaugurazione.


  • Visita del presidente della Repubblica Luigi Einaudi alla Fiera campionaria di Milano del 1951 in occasione della inaugurazione.


  • Visita dell'ambasciatrice degli Stati Uniti Clare Boothe Luce alla Fiera campionaria di Milano del 1955.


  • Visita del prefetto di Milano Ernesto Giulio Cappa alla Fiera Campionaria di Milano del 1954.


  • Visita dell'arcivescovo di Milano Giovanni Colombo alla Fiera Campionaria di Milano del 1974.


  • Visita del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi alla Fiera Campionaria di Milano del 1956 in occasione della inaugurazione.


  • Visita del presidente della Repubblica Enrico De Nicola alla Fiera campionaria di Milano del 1946 in occasione della inaugurazione.


  • Visitatori alla Fiera Campionaria di Milano del 1963.


  • Ritratto di un visitatore alla Fiera Campionaria di Milano del 1966.


  • Ritratto di un giovane visitatore nel padiglione dell'elettronica e dell'elettrotecnica alla Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Ritratto di un vigile urbano alla Fiera Campionaria di Milano del 1966.


  • Stand Pfaff alla Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Coppia di visitatori alla Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Espositore presso il padiglione dei vini e liquori alla Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Ritratto di una visitatrice alla Fiera Campionaria di Milano del 1965.


  • Allestitori alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Guardie giurate alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Addetti agli allestimenti fieristici della Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Servizio di forniture alimentari alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Visitatrici in impermeabile alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Stand Birra Peroni - Nastro Azzurro alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Visitatrice con macchina fotografica alla Fiera Campionaria di Milano del 1985.


  • Serata di gala Gold Italia alla Fiera di Milano del 1985.


Altri percorsi

Vedi tutti
Contatti

Fondazione Fiera Milano
Largo Domodossola 1
20145 Milano
Tel. +39 024997.1
archiviostorico@fondazionefiera.it

L’Archivio Storico è aperto al pubblico su appuntamento.

L'archivio
  • Esplora l'archivio
  • Il progetto
  • Storia della Fiera di Milano
  • Protagonisti
  • Percorsi tematici
  • Richiesta Informazioni
Social
Archivio Storico Fiera Milano
powered by Archiui