Victoria Arduino
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1905
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
La storia inizia nel 1905, quando Pier Teresio Arduino nella sua bottega torinese migliorò il sistema a vapore di Angelo Moriondo e inventò una macchina in grado di produrre diverse centinaia di caffè espresso all'ora: l'invenzione viene dedicata a sua moglie Victoria, da cui il nome della società.
Le sue prime macchine hanno un aspetto caratteritico con un'alta caldaia in metallo, di 50 litri, di forma cilindrica ricoperta da una cupola (sormontata da un'aquila con le ali spiegate) e lussuosamente decorata per alcuni fregi in stile Art Déco, foglie di acanto e smalti: il modello si chiama Venere. Negli anni 1910-1920, questo stesso modello, simbolo di eleganza e modernità, si trova orgogliosamente sul bancone di molti caffè storici, tra cui quello veneziano.
Nel 1922, il pittore Leonetto Cappiello, lo rappresentò su un poster pubblicitario che simboleggiava il modo di vivere del tempo caratterizzato dalla velocità. Un negozio che distribuisce macchine Victoria Arduino fu aperto a Parigi nel 1931.
Nel corso degli anni, la Victoria Arduino si è affermata come punto di riferimento per la modernità e il buon gusto nei bar e caffè più rinomati d'Europa. Nel 1957, il marchio fu uno degli sponsor del Giro d'Italia. Negli anni '60, sul mercato italiano e internazionale, fu lanciata una nuova linea di macchine innovative: Record, Olimpia, Superga, Aquila e il famoso Venus Bar. Negli anni 2000, la sede dell'azienda fu trasferita dal Piemonte alle Marche.
Nel 2005, durante le celebrazioni per il centenario del marchio, fu prodotta un'edizione limitata di 100 copie numerate - chiamata Venus Century - e la copia "000" fu offerta a Papa Benedetto XVI. Nel 2007 è stato creato Adonis, un modello che unisce il design attuale e lo stile retrò offrendo allo stesso tempo la tecnologia d'avanguardia.
Le sue prime macchine hanno un aspetto caratteritico con un'alta caldaia in metallo, di 50 litri, di forma cilindrica ricoperta da una cupola (sormontata da un'aquila con le ali spiegate) e lussuosamente decorata per alcuni fregi in stile Art Déco, foglie di acanto e smalti: il modello si chiama Venere. Negli anni 1910-1920, questo stesso modello, simbolo di eleganza e modernità, si trova orgogliosamente sul bancone di molti caffè storici, tra cui quello veneziano.
Nel 1922, il pittore Leonetto Cappiello, lo rappresentò su un poster pubblicitario che simboleggiava il modo di vivere del tempo caratterizzato dalla velocità. Un negozio che distribuisce macchine Victoria Arduino fu aperto a Parigi nel 1931.
Nel corso degli anni, la Victoria Arduino si è affermata come punto di riferimento per la modernità e il buon gusto nei bar e caffè più rinomati d'Europa. Nel 1957, il marchio fu uno degli sponsor del Giro d'Italia. Negli anni '60, sul mercato italiano e internazionale, fu lanciata una nuova linea di macchine innovative: Record, Olimpia, Superga, Aquila e il famoso Venus Bar. Negli anni 2000, la sede dell'azienda fu trasferita dal Piemonte alle Marche.
Nel 2005, durante le celebrazioni per il centenario del marchio, fu prodotta un'edizione limitata di 100 copie numerate - chiamata Venus Century - e la copia "000" fu offerta a Papa Benedetto XVI. Nel 2007 è stato creato Adonis, un modello che unisce il design attuale e lo stile retrò offrendo allo stesso tempo la tecnologia d'avanguardia.