Cima, Annalisa
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 20/01/1941
Luogo di morte: Lugano
Data di morte: 06/09/2019
Data di nascita: 20/01/1941
Luogo di morte: Lugano
Data di morte: 06/09/2019
Biografia / Storia
Annalisa Cima, pittrice, scrittrice e poetessa, nota per essere stata l'ultima musa del premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale che incontrò nel 1968.
Nata a Milano, apparteneva alla famiglia degli Schlesinge, imprenditori nel settore della carta originaria di Lecco.
Annalisa Cima iniziò a quattro anni le elementari, come privatista, poi proseguì gli studi, quando i genitori si divisero, presso i nonni paterni con cui crebbe a Milano e poi in Svizzera. A 16 anni si ammalò gravemente di polmoni e dovette sospendere gli studi, che poi riprese conseguendo una laurea in ingegneria cartaria e in filosofia. La tubercolosi determinò l’abbandono definitivo di molte attività e allora riversò la sua passione per l’arte sulla poesia e sulla pittura.
In seguito alla morte del nonno i Cima subirono un grave tracollo finanziario, ma Annalisa riuscì a raggiungere una certa indipendenza economica che le permise, già in quegli anni, di alternare soggiorni a New York, Parigi, Roma, Rio de Janeiro, San Francisco.
I suoi esordi come pittrice risalgono al 1965 con una mostra alla galleria il Cavallino di Venezia cui ne seguirono molte altre anche in Brasile, Usa e in Giappone. In quegli anni conobbe gli artisti Giacomo Manzù, Marino Marini, Aligi Sassu, Max Ernst e Pablo Picasso e frequentò anche l'avanguardia americana.
Gli anni Sessanta e Settanta furono il periodo anche degl’incontri letterari: nel 1967 conosce il compositore Gian Francesco Malipiero, Marianne Moore, Aldo Palazzeschi, Giuseppe Ungaretti, Ezra Pound.
Nel 1968 incontrò Eugenio Montale ed ebbe inizio una grande amicizia basata su una profonda stima reciproca con un sodalizio che durò 13 anni, fino alla morte del Nobel, e che si materializzò in publicazioni per l'editore "All’insegna del pesce d’oro". Annalisa Cima è stata l'erede e la curatrice del "Diario postumo'" del grande poeta.
Sempre negli anni tra il 1968 e il 1972 a Roma frequentò Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Gian Giacomo Feltrinelli, Antonio Pizzuto e Albino Pierro, nel 1977 conobbe Gianfranco Contini e incontrò Pier Paolo Pasolini. Dell’avanguardia del Gruppo ’63 frequentò Giulia Niccolai, Corrado Costa, Adriano Spatola.
Nel 1973 a seguito del volumetto "Incontro Montale", conobbe a Milano Cesare Segre e con lui per anni s’instaurò un’intesa letteraria, curarono insieme vari volumi e Segre dedicò due prefazioni alle poesie di Annalisa Cima. È dello stesso periodo l’amicizia con Roman Jakobson e Meyer Schapiro.
Nel 1978 Annalisa Cima con Eugenio Montale e Cesare Segre danno vita alla Fondazione Schlesinger e invitano a fare parte del Comitato Scientifico alcuni amici scrittori.
Muore il 6 settembre 2019 a Lugano, in Svizzera.
Nata a Milano, apparteneva alla famiglia degli Schlesinge, imprenditori nel settore della carta originaria di Lecco.
Annalisa Cima iniziò a quattro anni le elementari, come privatista, poi proseguì gli studi, quando i genitori si divisero, presso i nonni paterni con cui crebbe a Milano e poi in Svizzera. A 16 anni si ammalò gravemente di polmoni e dovette sospendere gli studi, che poi riprese conseguendo una laurea in ingegneria cartaria e in filosofia. La tubercolosi determinò l’abbandono definitivo di molte attività e allora riversò la sua passione per l’arte sulla poesia e sulla pittura.
In seguito alla morte del nonno i Cima subirono un grave tracollo finanziario, ma Annalisa riuscì a raggiungere una certa indipendenza economica che le permise, già in quegli anni, di alternare soggiorni a New York, Parigi, Roma, Rio de Janeiro, San Francisco.
I suoi esordi come pittrice risalgono al 1965 con una mostra alla galleria il Cavallino di Venezia cui ne seguirono molte altre anche in Brasile, Usa e in Giappone. In quegli anni conobbe gli artisti Giacomo Manzù, Marino Marini, Aligi Sassu, Max Ernst e Pablo Picasso e frequentò anche l'avanguardia americana.
Gli anni Sessanta e Settanta furono il periodo anche degl’incontri letterari: nel 1967 conosce il compositore Gian Francesco Malipiero, Marianne Moore, Aldo Palazzeschi, Giuseppe Ungaretti, Ezra Pound.
Nel 1968 incontrò Eugenio Montale ed ebbe inizio una grande amicizia basata su una profonda stima reciproca con un sodalizio che durò 13 anni, fino alla morte del Nobel, e che si materializzò in publicazioni per l'editore "All’insegna del pesce d’oro". Annalisa Cima è stata l'erede e la curatrice del "Diario postumo'" del grande poeta.
Sempre negli anni tra il 1968 e il 1972 a Roma frequentò Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Gian Giacomo Feltrinelli, Antonio Pizzuto e Albino Pierro, nel 1977 conobbe Gianfranco Contini e incontrò Pier Paolo Pasolini. Dell’avanguardia del Gruppo ’63 frequentò Giulia Niccolai, Corrado Costa, Adriano Spatola.
Nel 1973 a seguito del volumetto "Incontro Montale", conobbe a Milano Cesare Segre e con lui per anni s’instaurò un’intesa letteraria, curarono insieme vari volumi e Segre dedicò due prefazioni alle poesie di Annalisa Cima. È dello stesso periodo l’amicizia con Roman Jakobson e Meyer Schapiro.
Nel 1978 Annalisa Cima con Eugenio Montale e Cesare Segre danno vita alla Fondazione Schlesinger e invitano a fare parte del Comitato Scientifico alcuni amici scrittori.
Muore il 6 settembre 2019 a Lugano, in Svizzera.
Nazionalità
italiana