Stabilimenti meccanici di Pozzuoli
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1885
Data di soppressione/cessazione: 2003
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Gli Stabilimenti meccanici di Pozzuoli sono stati un'importante realtà industriale del napoletano. Le origine risalgono al 1885, quando l'industria britannica Armstrong, che costruiva armi per forze armate di tutto il mondo venne autorizzata ad impiantare a Pozzuoli una fabbrica metallurgica per la costruzione di artiglierie navali.
Nel corso della prima guerra mondiale lo stabilimento ebbe una grande espansione produttiva cui sarebbe seguito un periodo di crisi dopo il 1919, a causa della fine dell'economia di guerra, che provocherà il passaggio nel 1929 al gruppo Ansaldo.
Dopo la Seconda guerra mondiale la denominazione divenne Stabilimenti meccanici di Pozzuoli e venne progressivamente abbandonata la produzione bellica, per dedicarsi alla produzione meccanica media, fucinatura, stampaggio e carpenteria. Nel 1948 gli stabilimenti passarono sotto il controllo dell'IRI, come diramazione della finanziaria Finmeccanica. Inizia così anche la costruzione di materiale rotabile ferroviario prima con l'insegna degli stessi S.M.P. per proseguire nel 1957 con l'Aerfer ed infine nel 1967 con la SOFER.
Negli anni cinquanta gli stabilimenti vengono rilevati dalla IMAM (Industrie meccaniche aeronautiche meridionali SpA) che a sua volta venne inglobata dalla Aerfer, società di Finmeccanica costituita il 26 luglio 1955 per raggruppare le attività del polo aeronautico campano. Nel 1967, in seguito alla scissione di questa società, lo stabilimento venne ceduto alla Sofer Officine Ferroviarie del gruppo EFIM, che l'anno seguente, in seguito alla ristrutturazione delle aziende del gruppo che operavano nel settore ferroviario, venne inglobata dalla Breda Ferroviaria con cui negli anni ottanta diede vita al consorzio Inbus.
Dopo una prima grande crisi nel 1993, nel 2003 gli stabilimenti sono stati chiusi dopo oltre 100 anni di attività.
Nel corso della prima guerra mondiale lo stabilimento ebbe una grande espansione produttiva cui sarebbe seguito un periodo di crisi dopo il 1919, a causa della fine dell'economia di guerra, che provocherà il passaggio nel 1929 al gruppo Ansaldo.
Dopo la Seconda guerra mondiale la denominazione divenne Stabilimenti meccanici di Pozzuoli e venne progressivamente abbandonata la produzione bellica, per dedicarsi alla produzione meccanica media, fucinatura, stampaggio e carpenteria. Nel 1948 gli stabilimenti passarono sotto il controllo dell'IRI, come diramazione della finanziaria Finmeccanica. Inizia così anche la costruzione di materiale rotabile ferroviario prima con l'insegna degli stessi S.M.P. per proseguire nel 1957 con l'Aerfer ed infine nel 1967 con la SOFER.
Negli anni cinquanta gli stabilimenti vengono rilevati dalla IMAM (Industrie meccaniche aeronautiche meridionali SpA) che a sua volta venne inglobata dalla Aerfer, società di Finmeccanica costituita il 26 luglio 1955 per raggruppare le attività del polo aeronautico campano. Nel 1967, in seguito alla scissione di questa società, lo stabilimento venne ceduto alla Sofer Officine Ferroviarie del gruppo EFIM, che l'anno seguente, in seguito alla ristrutturazione delle aziende del gruppo che operavano nel settore ferroviario, venne inglobata dalla Breda Ferroviaria con cui negli anni ottanta diede vita al consorzio Inbus.
Dopo una prima grande crisi nel 1993, nel 2003 gli stabilimenti sono stati chiusi dopo oltre 100 anni di attività.