Ferrari, Virgilio
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Pordenone
Data di nascita: 09 marzo 1888
Luogo di morte: Milano
Data di morte: 12 giugno 1975
Data di nascita: 09 marzo 1888
Luogo di morte: Milano
Data di morte: 12 giugno 1975
Biografia / Storia
Figlio dei lombardi Achille Ferrari, sostenitore garibaldino, e Giuseppa Giorgi, nacque a Pordenone. Studiò a Como, poi, ottenuta una borsa di studio, alla Regia Scuola Superiore di Veterinaria, a Milano, che concluse a pieni voti nel 1904. Vinto un concorso, nel 1908 iniziò a lavorare presso il macello di Fiume. Si dimise già nel 1909, per iscriversi all'Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Medicina. Si laureò a pieni voti con Camillo Golgi, nel 1914. Divenne assistente volontario di Carlo Forlanini.
Medico tisiologo, fu per quasi un quarantennio primario del Sanatorio "Vittorio Emanuele III" di Garbagnate Milanese. Ferrari fu anche medico clinico nel quartiere di Vialba (guadagnandosi l'appellativo di "dottore dei poveri", in quanto curava gratuitamente i più poveri), e docente di Tisiologia all'Università degli Studi di Milano, nonché presidente del Pio Istituto dei Rachitici. Si fece una fama nello studio delle malattie polmonari.
Antifascista, nel 1931 venne arrestato per aver favorito la fuga in Francia di Filippo Turati e dovette scontare un periodo di confino.
Nel novembre 1944 venne arrestato nella sua casa milanese da un drappello delle brigate nere di Bollate, nell'ambito di un rastrellamento del personale ospedaliero di Garbagnate. Ferrari venne brevemente internato nel carcere di San Vittore, per poi essere trasferito nel campo di concentramento di Bolzano.
Iscritto al Partito Socialista Italiano, nel 1946 entrò come consigliere nel primo consiglio comunale di Milano dell'era repubblicana italiana (consiglio precedentemente designato, nel 1945, dal Comitato di Liberazione Nazionale, con sindaco Antonio Greppi, successivamente confermato da elezioni il 7 aprile 1946). Nel 1947, passato al Partito Socialista Democratico Italiano, divenne assessore all'igiene.
Nel giugno 1951 fu eletto sindaco di Milano, succedendo a Greppi. Taciturno e riservato, l'opposto del suo predecessore, nel 1956 venne riconfermato per un secondo mandato, restando in carica fino al 21 gennaio del 1961.
In seguito fu onorevole alla Camera dei deputati.
Morì alla Casa di Riposo Comunale di via Panigarola 14 dove era ricoverato nel giugno 1975.
Medico tisiologo, fu per quasi un quarantennio primario del Sanatorio "Vittorio Emanuele III" di Garbagnate Milanese. Ferrari fu anche medico clinico nel quartiere di Vialba (guadagnandosi l'appellativo di "dottore dei poveri", in quanto curava gratuitamente i più poveri), e docente di Tisiologia all'Università degli Studi di Milano, nonché presidente del Pio Istituto dei Rachitici. Si fece una fama nello studio delle malattie polmonari.
Antifascista, nel 1931 venne arrestato per aver favorito la fuga in Francia di Filippo Turati e dovette scontare un periodo di confino.
Nel novembre 1944 venne arrestato nella sua casa milanese da un drappello delle brigate nere di Bollate, nell'ambito di un rastrellamento del personale ospedaliero di Garbagnate. Ferrari venne brevemente internato nel carcere di San Vittore, per poi essere trasferito nel campo di concentramento di Bolzano.
Iscritto al Partito Socialista Italiano, nel 1946 entrò come consigliere nel primo consiglio comunale di Milano dell'era repubblicana italiana (consiglio precedentemente designato, nel 1945, dal Comitato di Liberazione Nazionale, con sindaco Antonio Greppi, successivamente confermato da elezioni il 7 aprile 1946). Nel 1947, passato al Partito Socialista Democratico Italiano, divenne assessore all'igiene.
Nel giugno 1951 fu eletto sindaco di Milano, succedendo a Greppi. Taciturno e riservato, l'opposto del suo predecessore, nel 1956 venne riconfermato per un secondo mandato, restando in carica fino al 21 gennaio del 1961.
In seguito fu onorevole alla Camera dei deputati.
Morì alla Casa di Riposo Comunale di via Panigarola 14 dove era ricoverato nel giugno 1975.
Wikipedia
Virgilio FerrariNazionalità
italiana