Thaon di Revel, Paolo Ignazio Maria
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Tolone (Francia)
Data di nascita: 02 maggio 1888
Luogo di morte: Poirino (Torino)
Data di morte: 01 giugno 1973
Biografia / Storia
Paolo Ignazio Maria Thaon di Revel e di Sant'Andrea è stato un politico, dirigente sportivo e schermidore italiano. Nasce nella benestante famiglia del conte Vittorio Thaon di Revel e Sant'Andrea, ministro plenipotenziario e regio console, appartenente all'élite aristocratica subalpina. Nel 1929 venne nominato podestà di Torino, incarico che mantenne fino al 1935. Fu membro del Gran consiglio del fascismo e del Consiglio nazionale delle corporazioni. Divenne senatore del Regno nel 1933 e ricoprì la carica di Ministro delle Finanze e del Tesoro nel governo Mussolini, dal 1935 al 1943.
Conquistò la medaglia d'oro nella spada a squadre alle Olimpiadi di Anversa del 1920, insieme a Nedo e Aldo Nadi, Abelardo Olivier, Dino Urbani e Tommaso Costantino e divenne campione d'Italia di spada da terreno nel 1920 e 1921. Dopo la giovanile stagione atletica continuò il suo appassionato impegno nel mondo dello sport; nel dopoguerra fu presidente del comitato organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956, delegato italiano del Comitato Olimpico Internazionale e promotore dei giochi olimpici di Roma nel 1960.
Dopo l'8 settembre 1943, si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale e grazie al suo prestigio riuscì a dare rifugio, presso la sua tenuta in campagna, sia ai soldati che avevano rifiutato a riprendere le armi, sia ai partigiani, agli sfollati e agli ebrei. L'ANPI ha chiesto e ottenuto, nel 2007, che gli venisse intitolata una via nella città di Carmagnola, provincia di Torino. Nel Dopoguerra fu presidente dell'Italgas e dell'Accademia di Agricoltura dal 1963 al 1971.
Conquistò la medaglia d'oro nella spada a squadre alle Olimpiadi di Anversa del 1920, insieme a Nedo e Aldo Nadi, Abelardo Olivier, Dino Urbani e Tommaso Costantino e divenne campione d'Italia di spada da terreno nel 1920 e 1921. Dopo la giovanile stagione atletica continuò il suo appassionato impegno nel mondo dello sport; nel dopoguerra fu presidente del comitato organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956, delegato italiano del Comitato Olimpico Internazionale e promotore dei giochi olimpici di Roma nel 1960.
Dopo l'8 settembre 1943, si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale e grazie al suo prestigio riuscì a dare rifugio, presso la sua tenuta in campagna, sia ai soldati che avevano rifiutato a riprendere le armi, sia ai partigiani, agli sfollati e agli ebrei. L'ANPI ha chiesto e ottenuto, nel 2007, che gli venisse intitolata una via nella città di Carmagnola, provincia di Torino. Nel Dopoguerra fu presidente dell'Italgas e dell'Accademia di Agricoltura dal 1963 al 1971.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Politico
Qualifica: Ministro
Qualifica: Atleta Olimpionico
Nazionalità
italiana