Segrè, Emilio
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Tivoli (Roma)
Data di nascita: 30 gennaio 1905
Luogo di morte: Lafayette (Califonia - USA)
Data di morte: 22 aprile 1989
Biografia / Storia
Emilio Gino Segrè è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 1959. Segrè nacque a Tivoli, in provincia di Roma in una benestante famiglia ebraica, ultimogenito dei tre figli di Giuseppe Segrè, proprietario e dirigente delle Cartiere Tiburtine, e di Amelia Susanna Treves, figlia di un ben noto architetto fiorentino. Dopo aver frequentato il liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani, studiò ingegneria e poi fisica presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", dove fu allievo di Enrico Fermi, il quale ottenne ivi la cattedra nel 1926 (a soli venticinque anni). In quel periodo fu uno dei membri dello storico gruppo di via Panisperna, collaborando alle ricerche sulla fisica del neutrone.
Dopo il servizio di leva nell'esercito italiano dal 1928 al 1929, lavorò con Otto Stern ad Amburgo e con Pieter Zeeman presso la Fondazione Rockefeller. Successivamente Segrè fu nominato assistente professore di fisica all'Università di Roma dal 1932 al 1936. Nel 1935 diventò professore ordinario di fisica sperimentale all'Università degli Studi di Palermo e direttore (1936) dell'Istituto di fisica dell'ateneo. Nel 1938 l'emanazione delle leggi razziali fasciste lo colse mentre si trovava all'Università della California - Berkeley, dove rimase per il resto della sua vita. Durante la guerra partecipò, insieme a Fermi e Bruno Rossi al progetto Manhattan per la realizzazione delle prime bombe atomiche nei laboratori di Los Alamos, e fu presente il 16 luglio 1945 al primo test nucleare, nome in codice Trinity. Nel 1946 tornò in California e nel 1955 vi si stabilì nei pressi di Lafayette.
Nel dopoguerra le sue ricerche riguardarono problemi di fisica nucleare e di fisica delle particelle elementari. Nel 1955, lavorando con Owen Chamberlain sulle interazioni protone-nucleone ad alta energia all'acceleratore di particelle Bevatron di Berkeley, scoprì l'antiprotone. Per questa scoperta gli venne conferito il premio Nobel per la fisica nel 1959. Nel 1974 venne chiamato a ricoprire la cattedra di fisica nucleare all'Università di Roma. Rimase un anno e poi, avendo raggiunto l'età obbligatoria per la pensione, tornò di nuovo in California.
Morì il 22 aprile del 1989 per un attacco di cuore mentre camminava nei pressi della sua casa a Lafayette, le sue spoglie furono tumulate nel cimitero di Tivoli. Il 18 febbraio 2019, gli è stato intitolato il Dipartimento di Fisica e Chimica dell'Università di Palermo.
Dopo il servizio di leva nell'esercito italiano dal 1928 al 1929, lavorò con Otto Stern ad Amburgo e con Pieter Zeeman presso la Fondazione Rockefeller. Successivamente Segrè fu nominato assistente professore di fisica all'Università di Roma dal 1932 al 1936. Nel 1935 diventò professore ordinario di fisica sperimentale all'Università degli Studi di Palermo e direttore (1936) dell'Istituto di fisica dell'ateneo. Nel 1938 l'emanazione delle leggi razziali fasciste lo colse mentre si trovava all'Università della California - Berkeley, dove rimase per il resto della sua vita. Durante la guerra partecipò, insieme a Fermi e Bruno Rossi al progetto Manhattan per la realizzazione delle prime bombe atomiche nei laboratori di Los Alamos, e fu presente il 16 luglio 1945 al primo test nucleare, nome in codice Trinity. Nel 1946 tornò in California e nel 1955 vi si stabilì nei pressi di Lafayette.
Nel dopoguerra le sue ricerche riguardarono problemi di fisica nucleare e di fisica delle particelle elementari. Nel 1955, lavorando con Owen Chamberlain sulle interazioni protone-nucleone ad alta energia all'acceleratore di particelle Bevatron di Berkeley, scoprì l'antiprotone. Per questa scoperta gli venne conferito il premio Nobel per la fisica nel 1959. Nel 1974 venne chiamato a ricoprire la cattedra di fisica nucleare all'Università di Roma. Rimase un anno e poi, avendo raggiunto l'età obbligatoria per la pensione, tornò di nuovo in California.
Morì il 22 aprile del 1989 per un attacco di cuore mentre camminava nei pressi della sua casa a Lafayette, le sue spoglie furono tumulate nel cimitero di Tivoli. Il 18 febbraio 2019, gli è stato intitolato il Dipartimento di Fisica e Chimica dell'Università di Palermo.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Fisico
Qualifica: Premio Nobel
Nazionalità
italiana