Aroldi, Danilo
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Casalmaggiore (Cremona)
Data di nascita: 1925
Luogo di morte: Milano
Data di morte: 1988
Biografia / Storia
Danilo Aroldi nasce a Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Nell’albero genealogico della famiglia, risalendo di alcune generazioni, si contano diversi artisti che sarebbero poi divenuti professionisti negli ambiti dell’incisione, della pittura e della scultura, sviluppando un’attività ampiamente riconosciuta dalla critica e dal pubblico: Giovanni Battista Bergamaschi (1828-1903), Tomaso Aroldi (1870-1928), Aldo Mario Aroldi (1899-1963), Tino Aroldi (1915-2000).
Lasciata la città natale nel 1936, si trasferisce con la famiglia a Milano dove frequenta il Liceo Carducci e l’Accademia di Brera; qui incontra fra i suoi maestri Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi e fra i compagni di corso Dario Fo, Amilcare Rambelli e Gianni Dova.
Nei due decenni Cinquanta e Sessanta Milano, diviene uno dei più vivaci centri europei per quanto riguarda la grafica, la pubblicità, il design. Danilo Aroldi traduce la sua vocazione artistica in una professionalità nuova: nei primi anni Sessanta fonda con il fratello Corrado lo studio Aroldi Studio – Architettura e Industrial Design, firmando alcuni progetti di product design oggi inseriti nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e della Triennale di Milano, o selezionati per il Compasso d’Oro; tra questi si ricordano la lampada Periscopio, prodotta da Stilnovo nel 1968, e la cucina 76, disegnata per Campi & Calegari.
Dopo aver coltivato in parallelo la passione per il disegno, inteso sia come strumento ideale per approfondire la conoscenza diretta di un oggetto e per esaudire ogni possibile curiosità intorno a esso, sia come forma di espressione artistica, all’inizio degli anni Ottanta si riavvicina alla pittura. Tra il 1983 e il 1988 realizza un corpus di circa trecento opere, profondamente coerente e all’insegna della ricerca costante.
Danilo Aroldi muore a Milano nel 1988.
Lasciata la città natale nel 1936, si trasferisce con la famiglia a Milano dove frequenta il Liceo Carducci e l’Accademia di Brera; qui incontra fra i suoi maestri Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi e fra i compagni di corso Dario Fo, Amilcare Rambelli e Gianni Dova.
Nei due decenni Cinquanta e Sessanta Milano, diviene uno dei più vivaci centri europei per quanto riguarda la grafica, la pubblicità, il design. Danilo Aroldi traduce la sua vocazione artistica in una professionalità nuova: nei primi anni Sessanta fonda con il fratello Corrado lo studio Aroldi Studio – Architettura e Industrial Design, firmando alcuni progetti di product design oggi inseriti nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e della Triennale di Milano, o selezionati per il Compasso d’Oro; tra questi si ricordano la lampada Periscopio, prodotta da Stilnovo nel 1968, e la cucina 76, disegnata per Campi & Calegari.
Dopo aver coltivato in parallelo la passione per il disegno, inteso sia come strumento ideale per approfondire la conoscenza diretta di un oggetto e per esaudire ogni possibile curiosità intorno a esso, sia come forma di espressione artistica, all’inizio degli anni Ottanta si riavvicina alla pittura. Tra il 1983 e il 1988 realizza un corpus di circa trecento opere, profondamente coerente e all’insegna della ricerca costante.
Danilo Aroldi muore a Milano nel 1988.
Attività e/o professione
Qualifica: Designer
Nazionalità
italiana