Mangiarotti, Angelo
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 26 febbraio 1921
Luogo di morte: Milano
Data di morte: 30 giugno 2012
Biografia / Storia
Angelo Mangiarotti è stato un architetto, designer e urbanista italiano. Si tratta di una delle figure più importanti nel campo dell'architettura e dell'urbanistica, soprattutto italiana e statunitense (ma anche giapponese ed europea), nonché internazionalmente riconosciuto come uno dei designer più influenti del XX secolo e tra le figure più rilevanti del disegno industriale italiano. Oltre che per le sue attività principali, Mangiarotti è famoso anche come scultore nonché per essere uno dei fondatori dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale: il più antico e importante ente legato al disegno industriale. Ha ricevuto diversi riconoscimenti sia in Italia che in altri paesi e ha contribuito con molte importanti aziende di arredamento italiane, ma anche aziende automobilistiche come l'Alfa Romeo. Oltre alla sua collaborazione con altri nomi importanti dell'architettura internazionale, alla sua professione di progettista ha affiancato un'intensa attività didattica internazionale.
Nella sua città natale, Milano, Mangiarotti frequenta e consegue la laurea in Architettura al Politecnico nel 1948, nello stesso anno collabora per l'allestimento della VIII Triennale di Milano, collaborazione che rinnova anche nel 1951 in occasione della IX. Dopo una breve ma intensa esperienza negli Stati Uniti (nel 1953 e 1954), ritorna alla città natale per aprire un proprio studio di progettazione nel 1955 insieme al collega Bruno Morassutti per realizzazione di prodotti di disegno industriale e riqualifica, restauro e realizzazione di edifici abitativi e pubblici; la collaborazione dura poco, e termina nel 1960. Durante la sua esperienza statunitense, Mangiarotti viene a contatto con importanti nomi della scena internazionale come Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann. Sempre in quel biennio partecipa al concorso “LOOP” di Chicago e, sempre nella metropoli dell'Illinois, è professore invitato dell'Institute of Design dell'Illinois Institute of Technology. Nel 1957 partecipa alla realizzazione del quartiere Feltre di Milano. Due anni più tardi realizza la prima versione di uno dei suoi oggetti di disegno industriale più famosi: la sedia "59". Nel 1961 orienta la sua professione in un nuovo settore: l'automobile. Entra, infatti, in Alfa Romeo come consulente, ma gli stimoli dati dalla casa automobilista italiana lo portano, sempre nel '61 a effettuare diversi studi di automobili componibili, utilizzando moduli e parti intercambiabili, al fine di trovare diverse soluzioni pratiche ed volumetriche. La sua attività di progettista procede negli anni parallelamente a quella di architetto, realizzando molti stabilimenti per aziende private, e di urbanista, realizzando molte soluzioni urbane, quartieri e infrastrutture. La sua attività professionale è accompagnata costantemente da quella didattica: nell'anno accademico 1963-1964 riceve una cattedra all'Istituto Superiore di Disegno industriale di Venezia e due anni dopo realizza uno dei suoi prodotti di disegno industriale più famosi: la lampada Lesbo, insieme alla "sorella" Saffo, in vetro soffiato per l'azienda italiana di arredamento e illuminazione Artemide. Altri prodotti famosi sono le realizzazioni create per Agape come sedia Tre3 o la libreria componibile Cavalletti, il tavolo Quattrotto e la famiglia di lavabi in pietra o marmo o i tavoli Eros ed Eccentrico, in marmo di Carrara. Oltre che per Agape, Mangiarotti collabora anche con Zanotta con la poltrona IN 301 del 1968; uno degli oggetti più rilevanti del disegno industriale italiano e facente parte della collezione permanente del Triennale Design Museum. Mangiarotti, oltre che in occidente (Stati Uniti e Europa) è molto conosciuto anche in Giappone dove dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. L'attività didattica affianca quella progettuale anche in questi anni: nel 1976 svolge alcune attività didattiche all'università di Adelaide in Australia, per poi tornare in Italia: nel 1982 è professore a contratto presso la Facoltà di architettura di Palermo, nel 1983 insegna alla Facoltà di Architettura di Firenze. Ritorna alla sua prima università: il Politecnico di Milano, dove si è laureato, nel 1997, questa volta da docente tenendo un corso in Disegno industriale. Il Politecnico nel 2002 gli conferirà la laurea ad honorem in Disegno industriale.
Muore novantunenne nella sua città natale; in seguito a cremazione, le ceneri di Angelo Mangiarotti riposano in una celletta del Cimitero Maggiore di Milano.
Nella sua città natale, Milano, Mangiarotti frequenta e consegue la laurea in Architettura al Politecnico nel 1948, nello stesso anno collabora per l'allestimento della VIII Triennale di Milano, collaborazione che rinnova anche nel 1951 in occasione della IX. Dopo una breve ma intensa esperienza negli Stati Uniti (nel 1953 e 1954), ritorna alla città natale per aprire un proprio studio di progettazione nel 1955 insieme al collega Bruno Morassutti per realizzazione di prodotti di disegno industriale e riqualifica, restauro e realizzazione di edifici abitativi e pubblici; la collaborazione dura poco, e termina nel 1960. Durante la sua esperienza statunitense, Mangiarotti viene a contatto con importanti nomi della scena internazionale come Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann. Sempre in quel biennio partecipa al concorso “LOOP” di Chicago e, sempre nella metropoli dell'Illinois, è professore invitato dell'Institute of Design dell'Illinois Institute of Technology. Nel 1957 partecipa alla realizzazione del quartiere Feltre di Milano. Due anni più tardi realizza la prima versione di uno dei suoi oggetti di disegno industriale più famosi: la sedia "59". Nel 1961 orienta la sua professione in un nuovo settore: l'automobile. Entra, infatti, in Alfa Romeo come consulente, ma gli stimoli dati dalla casa automobilista italiana lo portano, sempre nel '61 a effettuare diversi studi di automobili componibili, utilizzando moduli e parti intercambiabili, al fine di trovare diverse soluzioni pratiche ed volumetriche. La sua attività di progettista procede negli anni parallelamente a quella di architetto, realizzando molti stabilimenti per aziende private, e di urbanista, realizzando molte soluzioni urbane, quartieri e infrastrutture. La sua attività professionale è accompagnata costantemente da quella didattica: nell'anno accademico 1963-1964 riceve una cattedra all'Istituto Superiore di Disegno industriale di Venezia e due anni dopo realizza uno dei suoi prodotti di disegno industriale più famosi: la lampada Lesbo, insieme alla "sorella" Saffo, in vetro soffiato per l'azienda italiana di arredamento e illuminazione Artemide. Altri prodotti famosi sono le realizzazioni create per Agape come sedia Tre3 o la libreria componibile Cavalletti, il tavolo Quattrotto e la famiglia di lavabi in pietra o marmo o i tavoli Eros ed Eccentrico, in marmo di Carrara. Oltre che per Agape, Mangiarotti collabora anche con Zanotta con la poltrona IN 301 del 1968; uno degli oggetti più rilevanti del disegno industriale italiano e facente parte della collezione permanente del Triennale Design Museum. Mangiarotti, oltre che in occidente (Stati Uniti e Europa) è molto conosciuto anche in Giappone dove dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. L'attività didattica affianca quella progettuale anche in questi anni: nel 1976 svolge alcune attività didattiche all'università di Adelaide in Australia, per poi tornare in Italia: nel 1982 è professore a contratto presso la Facoltà di architettura di Palermo, nel 1983 insegna alla Facoltà di Architettura di Firenze. Ritorna alla sua prima università: il Politecnico di Milano, dove si è laureato, nel 1997, questa volta da docente tenendo un corso in Disegno industriale. Il Politecnico nel 2002 gli conferirà la laurea ad honorem in Disegno industriale.
Muore novantunenne nella sua città natale; in seguito a cremazione, le ceneri di Angelo Mangiarotti riposano in una celletta del Cimitero Maggiore di Milano.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Architetto
Qualifica: Designer
Nazionalità
italiana