Ursus Gomma
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1931
Data di soppressione/cessazione: 1987
Sede
Città: Vigevano
Provincia: Pavia
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Nel marzo del 1931 tre importanti imprenditori vigevanesi, Pietro Bertolini, Pietro Magnoni e Rinaldo Masseroni, fondarono la Società Immobiliare San Giovanni della Paglia, che il 18 novembre di quello stesso anno divenne la Ursus Gomma società anonima manifattura prodotti gomma, con lo scopo di produrre calzature in gomma vulcanizzata e articoli tecnici in gomma. Agli inizi del 1932, nel Calzaturificio Andrea Ghisio, situato tra Via San Giacomo e Via Madonna degli Angeli a Vigevano, la Ursus iniziò la sua attività produttiva con le allora ancora poco diffuse scarpe in tela e gomma note come tennis e le pantofole Licia, dalla suola di gomma vulcanizzata, oltre a partecipare alla seconda edizione della “Settimana Vigevanese”, la rassegna annuale dei prodotti pavesi e lomellini, tenutasi nell’ottobre di quello stesso anno. In poco tempo i dipendenti della Ursus quasi raddoppiarono, passando da 550 nel 1933 a 960 nel 1934 e lo stabilimento si ingrandìe a metà degli anni trenta l’impresa era già diventata una delle principali risorse della città di Vigevano. Durante il periodo autarchico la Ursus entrò nel settore delle resine sintetiche, scegliendo di cominciare la lavorazione del cloruro di polivinile o PVC.
Gli anni sessanta videro nuove iniziative imprenditoriali, come l’apertura di una filiale Ursus in Canada e la produzione di barche di gomma da utilizzare a scopo turistico. Malgrado la situazione fino a quel momento fosse florida, dal 1970 la Ursus, per l’assenza di nuovi e adeguati mezzi finanziari, entrò progressivamente in crisi perdendo posizioni nei mercati interni e internazionali. Nel novembre 1982 arresterà l’attività produttiva, lasciando disoccupati 300 lavoratori e il 28 aprile 1987 il tribunale di Vigevano dichiarò il fallimento dell’azienda.
Gli anni sessanta videro nuove iniziative imprenditoriali, come l’apertura di una filiale Ursus in Canada e la produzione di barche di gomma da utilizzare a scopo turistico. Malgrado la situazione fino a quel momento fosse florida, dal 1970 la Ursus, per l’assenza di nuovi e adeguati mezzi finanziari, entrò progressivamente in crisi perdendo posizioni nei mercati interni e internazionali. Nel novembre 1982 arresterà l’attività produttiva, lasciando disoccupati 300 lavoratori e il 28 aprile 1987 il tribunale di Vigevano dichiarò il fallimento dell’azienda.