Furga
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1870
Data di soppressione/cessazione: 1993
Wikipedia
Sede
Nome: Luigi Furga & C.
Città: Canneto sull'Oglio
Provincia: Mantova
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Le origini della Luigi Furga & C. risalgono all'ultimo quarto dell'800 quando il nobiluomo mantovano Luigi Furga Gornini ebbe la felice intuizione di dare vita alla lavorazione della cartapesta per creare originali maschere da carnevale. Siamo intorno al 1870. L'attività passò presto alla produzione di bambole dello stesso materiale che, per la sua duttilità, ben si prestava alla loro realizzazione. La produzione comprendeva innumerevoli altri giocattoli in cartapesta, legno e altri materiali naturali. Fra gli anni '40 e '50, alle già collaudate tecniche di pastello e cartapesta, si aggiunsero i primi esperimenti con nuovi materiali plastici, polistirolo e viplà. Quelle in polistirolo, con un colorito scuro, avevano spesso meccanismi per il movimento e per la voce, che funzionavano grazie ad una chiavetta a carica. Nacque, proprio in quell'epoca, il bellissimo bambolotto Tonino, punta di diamante della Furga, creato nel 1955 dalla scultrice Dina Velluti. Prodotto sia in colaggio, che in vinile, vinse addirittura il premio Pinocchio d'oro del 1959. Nel 1956 fece la sua comparsa il cloruro di polivinile, meglio conosciuto come PVC, che portò una vera rivoluzione nella produzione dell'azienda: nascono "le + belle bambole del mondo". Morbido, flessibile, resistente, molto più economico e versatile dei suoi predecessori, conquistò in breve tempo produttori e pubblico. La facilità con cui si poteva trattare il vinile fece cambiare radicalmente anche l'espressività dei volti, ora veramente realistici. A metà degli anni '70 il mercato della bambola, ma più ampiamente del giocattolo in genere, inizia una progressiva decrescita. Anche la Furga, naturalmente, ne risente moltissimo. Nel 1976 la famiglia perde completamente il controllo dell'azienda. Cambiano ancore le mode e la produzione cerca di aggiornarsi pensando ad una serie di pupazzetti e bamboline da collezionare. Alla fine degli anni '80 e ai primi inizi del '90 vengono riproposte, in una nuova chiave, bambole famose del passato e altre nuove, come la BiriBiki, indossatrice dell'alta moda firmata dalla stilista italiana Biki Puccini. Ma il cambiamento non giovò granchè alla crisi incessante e, nel 1993, la famiglia Furga dovette definitivamente dire addio alla sua produzione, rilevata da un'altra famosa azienda, la Grazioli S.p.A., che già la controllava dal 1977. Il marchio rimase soltanto quale linea produttiva di alcuni bebè e la riproduzione di alcune celebri bambole.