Rimini, Alessandro
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Palermo
Data di nascita: 06 luglio 1898
Luogo di morte: Genova
Data di morte: 26 agosto 1976
Biografia / Storia
Alessandro Rimini è stato un architetto e pittore italiano, progettista di importanti edifici a Milano. Progettò il cinema Colosseo in viale Montenero 84 che fu inaugurato l'8 aprile 1927. Nel 1934 vinse il concorso per la realizzazione della nuova sede della Snia Viscosa in piazza San Babila. L'edificio fu realizzato tra il giugno 1935 e il giugno 1937. Con i suoi 15 piani fu il primo grattacielo di Milano. Le leggi razziali fasciste del 1938 gli impedirono di lavorare. Continuò comunque a lavorare in modo clandestino ma senza poter firmare i progetti.
Tra il 1939 e il 1952 collaborò con gli architetti Gio Ponti, Fornaroli, Soncini, De Min, al progetto di Palazzo Donini, complesso per negozi, uffici e abitazioni in piazza San Babila 2 tra corso Monforte e via Borgogna. Nel 1939 progettò il cinema teatro Smeraldo di piazza XXV Aprile, firmato da Ottavio Cabiati, costruito tra il 1939 e il 1940. Nel 1943 ebbe l'incarico di trasformare in cinema il teatro Diana costruito da de Finetti in viale Piave. Fu arrestato mentre lavorava al cantiere e deportato nel campo di concentramento di Fossoli. Nel 1944 fu caricato su un treno destinato ad Auschwitz ma riuscì a fuggire alla stazione di Verona spacciandosi per un poliziotto e a fuggire nella sua tenuta, fondo San Gaetano, di Roverbella, vicino a Mantova. Da lì in bicicletta arrivò a Milano. Dopo la seconda guerra mondiale continuò a realizzare sale cinematografiche in corso Vittorio Emanuele: Astra, Mignon, Ariston, Corso, il cinema Rivoli in via Cerva 35 e il cinema Modernissimo in via Torino 21.
Nel 1956 si ritirò a Rapallo per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Dalla moglie Olga Benini anche lei artista, ebbe tre figlie: Liliana, Renata, Mirella.
Tra il 1939 e il 1952 collaborò con gli architetti Gio Ponti, Fornaroli, Soncini, De Min, al progetto di Palazzo Donini, complesso per negozi, uffici e abitazioni in piazza San Babila 2 tra corso Monforte e via Borgogna. Nel 1939 progettò il cinema teatro Smeraldo di piazza XXV Aprile, firmato da Ottavio Cabiati, costruito tra il 1939 e il 1940. Nel 1943 ebbe l'incarico di trasformare in cinema il teatro Diana costruito da de Finetti in viale Piave. Fu arrestato mentre lavorava al cantiere e deportato nel campo di concentramento di Fossoli. Nel 1944 fu caricato su un treno destinato ad Auschwitz ma riuscì a fuggire alla stazione di Verona spacciandosi per un poliziotto e a fuggire nella sua tenuta, fondo San Gaetano, di Roverbella, vicino a Mantova. Da lì in bicicletta arrivò a Milano. Dopo la seconda guerra mondiale continuò a realizzare sale cinematografiche in corso Vittorio Emanuele: Astra, Mignon, Ariston, Corso, il cinema Rivoli in via Cerva 35 e il cinema Modernissimo in via Torino 21.
Nel 1956 si ritirò a Rapallo per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Dalla moglie Olga Benini anche lei artista, ebbe tre figlie: Liliana, Renata, Mirella.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Architetto
Qualifica: Pittore
Nazionalità
italiana