Distillerie Gambarotta
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1906
Data di soppressione/cessazione: 2008
Wikipedia
Sede
Città: Novi Ligure
Provincia: Alessandria
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
L'azienda “G.B. Gambarotta”, viene fondata a fine ottocento da Santo Gambarotta, con il nome di “Fabbrica italiana cioccolato ed affini” (F.i.c.c.), nello stabilimento di via Basaluzzo a Novi. La F.i.c.c. produceva dolciumi, confetture ed il celebre Amaro Gambarotta, già premiato all’esposizione nazionale di Torino del 1898, nato dalla ricetta segreta di un frate missionario del Settecento, padre Stanislao. Nel 1903, Giovanni Battista, subentrato al padre, trasforma la F.i.c.c. in cooperativa di produzione, preparando il trasferimento a Serravalle, del settore liquori, rimasto di sotto il controllo della famiglia. Nel 1906, viene aperto il nuovo stabilimento serravallese dove la lavorazione dei vini, la produzione dell’amaro e della “Fine grappa Libarna”, costruirono una delle leggende del “made in Italy” del Novecento. Questa scelta di Gambarotta ebbe conseguenze importanti sulla F.i.c.c., dalla quale nacque, nel 1936, la “Società Anonima Novi Cioccolato e Caramelle, Confetti”, la attuale “Novi”, creata da un gruppo di soci decisi a mettersi in proprio. Gambarotta morì nel 1926, a soli 45 anni, ma il suo nome divenne uno dei marchi storici di maggior pregio del panorama industriale nazionale, grazie a prodotti di grande qualità.
Nel 1933 nuovi imprenditori entrarono nella società e ne rilevarono la prestigiosa tradizione: La famiglia Inga titolare della omonima distilleria, imprenditore di origine siciliana con una considerevole tradizione alle spalle.
Durante la seconda guerra mondiale e durante la ricostruzione, la Gambarotta fu uno dei pilastri della ripresa economica di Serravalle, creando lavoro e ricchezza. A cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta i periodi di crisi si susseguirono e l’azienda sì piegò alla recessione, sino a cessare l’attività, ma non morì. Negli anni si registrò l’ingresso nel capitale sociale del gruppo agroalimentare bolognese Buton s.p.a., già titolare di altri grandi etichette storiche del mercato italiano, come Vecchia Romagna e Rosso Antico, poi passato in mano agli inglesi della I.d.v. - Grand Metropolitan, ceduto nel 1993 dalla famiglia Sassoli.
Nel 1933 nuovi imprenditori entrarono nella società e ne rilevarono la prestigiosa tradizione: La famiglia Inga titolare della omonima distilleria, imprenditore di origine siciliana con una considerevole tradizione alle spalle.
Durante la seconda guerra mondiale e durante la ricostruzione, la Gambarotta fu uno dei pilastri della ripresa economica di Serravalle, creando lavoro e ricchezza. A cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta i periodi di crisi si susseguirono e l’azienda sì piegò alla recessione, sino a cessare l’attività, ma non morì. Negli anni si registrò l’ingresso nel capitale sociale del gruppo agroalimentare bolognese Buton s.p.a., già titolare di altri grandi etichette storiche del mercato italiano, come Vecchia Romagna e Rosso Antico, poi passato in mano agli inglesi della I.d.v. - Grand Metropolitan, ceduto nel 1993 dalla famiglia Sassoli.