Anic
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1936
Data di soppressione/cessazione: 1985
Note: fusione con EniChimica
Wikipedia
Sede
Città: Ravenna
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Anic, acronimo di Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili, è stata una azienda di stato operante nel settore petrolchimico. La sua fondazione risale al 1936, in periodo di autarchia, quando AGIP e AIPA, in collaborazione con la Montecatini, decisero di fondarla con lo scopo di ottenere combustibili succedanei del petrolio tramite l'idrogenizzazione del carbone nelle raffinerie di Livorno e Bari. Tra il 1949 e il 1951 l'AGIP si era accordata con Federconsorzi per la costruzione di un nuovo stabilimento Anic a Ravenna, specializzato nella produzione di fertilizzanti. Nel 1953, quando venne creato l'ENI, gli vennero conferite le azioni Anic di proprietà AGIP; successivamente l'ENI riuscì ad ottenere anche la parte posseduta dalla Montecatini. Con l'avvento di Enrico Mattei all'ENI, l'Anic diede quindi vita allo stabilimento di Ravenna precedentemente progettato, che entrò in funzione nel 1958 con lo scopo di produrre appunto fertilizzanti, urea e nitrato ammonico, ma anche con il progetto di entrare nel mercato degli elastomeri. A Gela per la costruzione della raffineria nel 1959, con l'apporto della Sofid (Società Finanziaria Idrocarburi), l'investimento fu dell'ordine dei 100 miliardi di lire. Lo stabilimento fu indirizzato prevalentemente all'attività di raffinazione con una capacità di 3 milioni di tonnellate/anno di grezzo.
Nel 1980, dopo la grande crisi che colpi il settore petrolchimico nel corso degli anni settanta, la legge 784 realizzò un duopolio nell'industria chimica: un polo pubblico gestito dall'ENI (che comprendeva l'Anic, gli impianti superstiti del gruppo SIR-Rumianca e Liquichimica) e un polo privato gestito dalla Montedison. Nel 1981 l'ENI presentò quindi un piano di riassetto per le attività del gruppo SIR-Rumianca e costituì la società EniChimica S.p.A (che dal 1983 cederà le principali attività alla neonata EniChem), per gestire le società del gruppo Anic e le acquisite. L'Anic muterà quindi il suo nome in Anic Partecipazioni S.p.A. e, nel 1984, confluirà nella nuova società EniChem Anic S.p.A.
Nel 1980, dopo la grande crisi che colpi il settore petrolchimico nel corso degli anni settanta, la legge 784 realizzò un duopolio nell'industria chimica: un polo pubblico gestito dall'ENI (che comprendeva l'Anic, gli impianti superstiti del gruppo SIR-Rumianca e Liquichimica) e un polo privato gestito dalla Montedison. Nel 1981 l'ENI presentò quindi un piano di riassetto per le attività del gruppo SIR-Rumianca e costituì la società EniChimica S.p.A (che dal 1983 cederà le principali attività alla neonata EniChem), per gestire le società del gruppo Anic e le acquisite. L'Anic muterà quindi il suo nome in Anic Partecipazioni S.p.A. e, nel 1984, confluirà nella nuova società EniChem Anic S.p.A.