Verjux, Michel
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Chalon-sur-Saône (Francia)
Data di nascita: 02 giugno 1956
Biografia / Storia
Dal 1976 al 1979 ha praticato il teatro, non solo come attore, ma anche come regista e lighting designer (presso il Dijon International University Theatre). Dal 1979 al 1983 realizza performance e installazioni video e multimediali. Nel 1982 si diploma alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Digione (laboratorio di Jaume Xifra ). È dal 1983 che produce le opere luminose che oggi identifichiamo con il suo lavoro. È cofondatore del locale per artisti “À la limite” e del centro d'arte contemporanea Le Consortium, entrambi con sede a Digione, aperti rispettivamente nel 1981 e nel 1983. Michel Verjux è docente di arti e scienze artistiche presso l' Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne dal 1996. Inoltre, è stato membro del Consiglio Scientifico per la Ricerca nelle Arti Plastiche, Delegazione per le Arti Plastiche, per il Ministero della Cultura francese, dal 1997 al 2000, e membro del Consiglio di Amministrazione dell'École nationale supérieure d'arts di Cergy-Pontoise dal 2003.
Dagli anni '80, Michel Verjux conosce le sue proiezioni di luce bianca negli spazi espositivi. L'artista fa parte della pratica contemporanea dell'installazione. Questa pratica mette in discussione in particolare lo status dell'oggetto d'arte, lo spazio che lo circonda e il ruolo dello spettatore. Con la luce come strumento quasi esclusivo, l'artista mette in scena lo spazio attraverso dati luminosi, come Dan Flavin lo smaterializzava con le sue luci al neon, Michel Verjux lo ritaglia con le sue “luci”. Il suo lavoro è generalmente in sito. In effetti, le opere di Verjux esistono solo in un dato spazio e tempo. La sua illuminazione è indotta e definita dal luogo che è un elemento inscindibile dell'opera.
Dagli anni '80, Michel Verjux conosce le sue proiezioni di luce bianca negli spazi espositivi. L'artista fa parte della pratica contemporanea dell'installazione. Questa pratica mette in discussione in particolare lo status dell'oggetto d'arte, lo spazio che lo circonda e il ruolo dello spettatore. Con la luce come strumento quasi esclusivo, l'artista mette in scena lo spazio attraverso dati luminosi, come Dan Flavin lo smaterializzava con le sue luci al neon, Michel Verjux lo ritaglia con le sue “luci”. Il suo lavoro è generalmente in sito. In effetti, le opere di Verjux esistono solo in un dato spazio e tempo. La sua illuminazione è indotta e definita dal luogo che è un elemento inscindibile dell'opera.
Attività e/o professione
Qualifica: Artista
Nazionalità
francese