Grassi, Paolo
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 30 ottobre 1919
Luogo di morte: Londra
Data di morte: 13 marzo 1981
Biografia / Storia
Paolo Grassi è stato un impresario teatrale, direttore teatrale, giornalista e dirigente pubblico italiano.
Da giovane studente del Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini, collaborò a numerose riviste giovanili e scoprì un'innata passione per il teatro, che lo portò nel 1937 ad allestire una rappresentazione, Bertoldissimo, di cui curò la regia. Sul finire del 1939, mentre ricopriva l'incarico di vicedirettore critico de Il Sole, fu cooptato da Armando Ravaglioli, responsabile culturale dei GUF di Forlì nella nuova rivista Via consolare. La collaborazione proseguì proficua fino al giugno 1941, quando in pieno conflitto mondiale fu espulso dal GUF "per attività indipendente". Fino a tale momento la diffusione di Via consolare si era costantemente rafforzata tanto che si decise di stamparla direttamente a Milano e fu lo stesso Grassi a trovare la tipografia di via Poerio 13. Con l'inizio della guerra Via Consolare perse gran parte dei propri collaboratori che partirono volontari in guerra.
Organizzatore della compagnia teatrale Ninchi-Dori-Tumiati e fondatore del gruppo d'avanguardia Palcoscenico, durante la Seconda guerra mondiale venne chiamato alle armi ma passò dalla parte della Resistenza partigiana, collaborando tra l'altro con il quotidiano socialista L'Avanti. Nel 1947 insieme a Giorgio Strehler e alla futura moglie Nina Vinchi, Grassi fondò il Piccolo Teatro di Milano. Dal 1972 al 1977 fu sovrintendente del Teatro alla Scala, mentre dal 1977 al 1980 è stato presidente della RAI. In seguito diresse la casa editrice Electa. Morì prematuramente nel Regno Unito a seguito di un fallito intervento chirurgico al cuore.
Da giovane studente del Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini, collaborò a numerose riviste giovanili e scoprì un'innata passione per il teatro, che lo portò nel 1937 ad allestire una rappresentazione, Bertoldissimo, di cui curò la regia. Sul finire del 1939, mentre ricopriva l'incarico di vicedirettore critico de Il Sole, fu cooptato da Armando Ravaglioli, responsabile culturale dei GUF di Forlì nella nuova rivista Via consolare. La collaborazione proseguì proficua fino al giugno 1941, quando in pieno conflitto mondiale fu espulso dal GUF "per attività indipendente". Fino a tale momento la diffusione di Via consolare si era costantemente rafforzata tanto che si decise di stamparla direttamente a Milano e fu lo stesso Grassi a trovare la tipografia di via Poerio 13. Con l'inizio della guerra Via Consolare perse gran parte dei propri collaboratori che partirono volontari in guerra.
Organizzatore della compagnia teatrale Ninchi-Dori-Tumiati e fondatore del gruppo d'avanguardia Palcoscenico, durante la Seconda guerra mondiale venne chiamato alle armi ma passò dalla parte della Resistenza partigiana, collaborando tra l'altro con il quotidiano socialista L'Avanti. Nel 1947 insieme a Giorgio Strehler e alla futura moglie Nina Vinchi, Grassi fondò il Piccolo Teatro di Milano. Dal 1972 al 1977 fu sovrintendente del Teatro alla Scala, mentre dal 1977 al 1980 è stato presidente della RAI. In seguito diresse la casa editrice Electa. Morì prematuramente nel Regno Unito a seguito di un fallito intervento chirurgico al cuore.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Giornalista
Qualifica: Presidente Rai
Data: 1977 - 1980
Nazionalità
italiana