Taviani, Paolo Emilio
PersonaMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Luogo di nascita: Genova
Data di nascita: 06 novembre 1912
Luogo di morte: Roma
Data di morte: 18 giugno 2001
Biografia / Storia
Paolo Emilio Taviani, genovese, è stato un politico, storico, economista, giornalista e accademico italiano.
Membro della Consulta Nazionale e dell'Assemblea Costituente, poi del parlamento italiano dal 1948 fino alla morte, più volte ministro, è stato tra i maggiori esponenti della Democrazia Cristiana.
Dopo aver creduto, negli anni universitari, nell'azione di rinnovamento e riscatto sociale del movimento fascista, iscrittosi al Guf di Genova, ne prende le distanze a seguito della politica bellicista e delle leggi razziali e alla vigilia della guerra è schierato nel campo degli antifascisti. Tra i fondatori del clandestino Comitato di Liberazione Nazionale in Liguria, terminata la guerra s'impegna a favore della Repubblica. Membro dell'assemblea costituente, dal 1948 al 1976 sarà sempre il primo eletto nelle liste liguri della DC per la Camera dei Deputati. Sostenitore all'interno del partito della corrente laica di De Gasperi, è stato tra i più tenaci fautori della formazione della Ceca, della Cee e infine dell'Unione Europea.
A capo per un intero ventennio dei più importanti dicasteri, già nei primi anni sessanta Taviani afferma la necessità di aprire a sinistra, anticipando in Liguria quell'alleanza tra DC e Psi che poi sosterrà i governi nazionali.
Dopo il golpe cileno del 1973, Taviani riconosce il cambiamento in atto nel Pci di Enrico Berlinguer; ne apprezzerà poi la collaborazione nel contrasto alle organizzazioni illegali armate (di destra e di sinistra), durante l'ultimo periodo al ministero dell'Interno. Alla fine del '74 Taviani entra in urto con il vertice democristiano per le sue posizioni ritenute troppo di sinistra: a partire da allora assumerà solo incarichi istituzionali, non più di governo.
Dopo lo scioglimento della Dc, nel 1995 entrerà a far parte del nuovo Partito Popolare, impegnandosi nelle campagne elettorali del 1996 e del 2001.
Membro della Consulta Nazionale e dell'Assemblea Costituente, poi del parlamento italiano dal 1948 fino alla morte, più volte ministro, è stato tra i maggiori esponenti della Democrazia Cristiana.
Dopo aver creduto, negli anni universitari, nell'azione di rinnovamento e riscatto sociale del movimento fascista, iscrittosi al Guf di Genova, ne prende le distanze a seguito della politica bellicista e delle leggi razziali e alla vigilia della guerra è schierato nel campo degli antifascisti. Tra i fondatori del clandestino Comitato di Liberazione Nazionale in Liguria, terminata la guerra s'impegna a favore della Repubblica. Membro dell'assemblea costituente, dal 1948 al 1976 sarà sempre il primo eletto nelle liste liguri della DC per la Camera dei Deputati. Sostenitore all'interno del partito della corrente laica di De Gasperi, è stato tra i più tenaci fautori della formazione della Ceca, della Cee e infine dell'Unione Europea.
A capo per un intero ventennio dei più importanti dicasteri, già nei primi anni sessanta Taviani afferma la necessità di aprire a sinistra, anticipando in Liguria quell'alleanza tra DC e Psi che poi sosterrà i governi nazionali.
Dopo il golpe cileno del 1973, Taviani riconosce il cambiamento in atto nel Pci di Enrico Berlinguer; ne apprezzerà poi la collaborazione nel contrasto alle organizzazioni illegali armate (di destra e di sinistra), durante l'ultimo periodo al ministero dell'Interno. Alla fine del '74 Taviani entra in urto con il vertice democristiano per le sue posizioni ritenute troppo di sinistra: a partire da allora assumerà solo incarichi istituzionali, non più di governo.
Dopo lo scioglimento della Dc, nel 1995 entrerà a far parte del nuovo Partito Popolare, impegnandosi nelle campagne elettorali del 1996 e del 2001.
Wikipedia
Attività e/o professione
Qualifica: Politico
Nazionalità
italiana