Sormani
EnteMetadati
Descrizione
Sede
Città: Arosio
Provincia: Como
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Luigi Sormani (1932-2017), fondò la sua omonima azienda di design ad Arosio nel 1961 con l'obiettivo di sfruttare metodi di produzione modernizzati, rinunciando alle tecniche e ai materiali tradizionali ed artigianali italiani in favore del palissandro brasiliano importato, delle finiture laccate lucide e, successivamente, di plastica ed alluminio high-tech. Presenta la sua prima collezione Salone del Mobile alla Fiera, nel 1961; nota con il nome di Fleeting di Studio ABC, la collezione è uno dei primi sistemi di armadi modulari di sempre. Nel 1966 Sormani comincia a produrre oggetti termoformati, come strutture di poltrone, accessori, e pezzi vari, utilizzando stampi - una tecnologia proveniente dall'industria automobilistica, che al tempo viene usata solo nel campo degli elettrodomestici, e delle cui possibilità le poltrone Nike ed Auriga di Richard Neagle sono i migliori esempi. Lo stesso anno, Sormani diventa la prima azienda a sperimentare con l'alluminio estruso, creando la collezione Ellisse (1967) firmata da Claudio Salocchi. In questo periodo Sormani si espande e raggiunge il mercato americano e quello giapponese, dove trova un enorme ed immediato successo. Nel 1968 Sormani inizia una collaborazione con l'architetto e designer Gio Ponti, che darà alla luce una vasta gamma di soluzioni storage colorate, modulari, e multiuso.
Negli anni, Sormani collabora con molti importanti designer italiani, tra cui Joe Colombo, Gio Ponti, Carlo De Carli, Claudio Salocchi, Cesare Casati, Emanuele Ponzio, Nani Prina, Antonello Mosca, Fabrizio Cocchia, Gianni Songia, De Pas, D’Urbino, & Lomazzi, Studio A.R.D.I.T.I., Studio ABC (Achilli, Brigidini, Canella), Richard Neagle, e Pierre Cardin; progetti di spicco includono la dormeuse GS 195 di Gianni Songia (1963), il comò DC 154 di Carlo De Carli (1963), la Rotoliving Unit di Joe Colombo (1969) per la mostra del MoMA del 1972 Italy: The New Domestic Landscape, e la lampada da terra Ponte Floor di Studio A.R.D.I.T.I. e Gianni Gamberini (1971).
Per le sue campagne pubblicitarie, Sormani vince il premio Silver Printing-Press (1970) ed il Torchio d’Argento (1971); il premio Mercurio d’Oro per la migliore azienda (1971), ed il Delfino d’oro, premio della Città di Sanremo nel 1972. Il lavoro della manifattura può essere ammirato nelle collezioni di molti musei del mondo, tra cui il MoMA di New York, ed il National Museum of Modern Art di Kyoto.
La figlia Gloria ha di recente restaurato alcuni dei pezzi più importanti della collezione di famiglia, e riordinato l'intero archivio - che include foto, video, testimonianze audiovisive, e disegni originali del designer.
Negli anni, Sormani collabora con molti importanti designer italiani, tra cui Joe Colombo, Gio Ponti, Carlo De Carli, Claudio Salocchi, Cesare Casati, Emanuele Ponzio, Nani Prina, Antonello Mosca, Fabrizio Cocchia, Gianni Songia, De Pas, D’Urbino, & Lomazzi, Studio A.R.D.I.T.I., Studio ABC (Achilli, Brigidini, Canella), Richard Neagle, e Pierre Cardin; progetti di spicco includono la dormeuse GS 195 di Gianni Songia (1963), il comò DC 154 di Carlo De Carli (1963), la Rotoliving Unit di Joe Colombo (1969) per la mostra del MoMA del 1972 Italy: The New Domestic Landscape, e la lampada da terra Ponte Floor di Studio A.R.D.I.T.I. e Gianni Gamberini (1971).
Per le sue campagne pubblicitarie, Sormani vince il premio Silver Printing-Press (1970) ed il Torchio d’Argento (1971); il premio Mercurio d’Oro per la migliore azienda (1971), ed il Delfino d’oro, premio della Città di Sanremo nel 1972. Il lavoro della manifattura può essere ammirato nelle collezioni di molti musei del mondo, tra cui il MoMA di New York, ed il National Museum of Modern Art di Kyoto.
La figlia Gloria ha di recente restaurato alcuni dei pezzi più importanti della collezione di famiglia, e riordinato l'intero archivio - che include foto, video, testimonianze audiovisive, e disegni originali del designer.