Officine Slanzi
EnteMetadati
Descrizione
Date di esistenza
Data di istituzione/costituzione: 1835
Note: Nasce come bottega vendita da esuli Trentini
Data di soppressione/cessazione: 1990
Note: Assorbita dalla Lombardini
Sede
Città: Novellara
Provincia: Reggio Emilia
Attività e/o professione
Qualifica: Azienda
Storia istituzionale
Stefano Slanzi proveniva dalla Val di Sole (Trento) dove costruiva e vendeva pentole, tegami. Nella sua lenta peregrinazione con bottega e famiglia al seguito, nel 1835 Stefano si fermò a Novellara nella bassa Reggiana dove trovò l’opportunità prima di riparare e poi di costruire caldaie per caseifici. Guglielmo figlio di Stefano sposò una donna di Campagnola che gli dette tre figli maschi: Pietro, Giuseppe e Francesco che nel 1919 costituirono la società Fratelli Slanzi &C.
Pochi anni dopo, insieme ai fratelli Lombardini Adelmo, Alberto e Rainero, la società divenne le Officine Meccaniche Slanzi e Lombadini per la costruzione di piccoli motori per uso prevalentemente agricolo. Nel 1930 la società si sciolse e i fratelli Lombardini diventarono rappresentanti generali della Slanzi per il centro-sud d’Italia prima di iniziare con una azienda tutta loro la produzione di motori a Reggio Emilia.
Nella seconda metà degli anni Trenta la Slanzi iniziò la produzione di motori diesel di varie potenze ottenendo un buon successo. Terminata la Seconda guerra mondiale, avvantaggiata dalla notevole esperienza motoristica, Slanzi progettò un piccolo trattore a 4 ruote motrici con ottime prestazioni. Il trattore fu gradito e ne vennero costruiti oltre 700 esemplari fino al 1959 quando la casa decise di sospendere la produzione per dedicarsi esclusivamente alla costruzione dei motori, produzione che continuò fino agli anni Novanta quando la Slanzi venne assorbita dalla Lombardini.
Pochi anni dopo, insieme ai fratelli Lombardini Adelmo, Alberto e Rainero, la società divenne le Officine Meccaniche Slanzi e Lombadini per la costruzione di piccoli motori per uso prevalentemente agricolo. Nel 1930 la società si sciolse e i fratelli Lombardini diventarono rappresentanti generali della Slanzi per il centro-sud d’Italia prima di iniziare con una azienda tutta loro la produzione di motori a Reggio Emilia.
Nella seconda metà degli anni Trenta la Slanzi iniziò la produzione di motori diesel di varie potenze ottenendo un buon successo. Terminata la Seconda guerra mondiale, avvantaggiata dalla notevole esperienza motoristica, Slanzi progettò un piccolo trattore a 4 ruote motrici con ottime prestazioni. Il trattore fu gradito e ne vennero costruiti oltre 700 esemplari fino al 1959 quando la casa decise di sospendere la produzione per dedicarsi esclusivamente alla costruzione dei motori, produzione che continuò fino agli anni Novanta quando la Slanzi venne assorbita dalla Lombardini.
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